Libere di scegliere, pronte a reagire: la Tarzia è violenza alle donne

Creato il 21 dicembre 2010 da Suddegenere

 

“”Oggi 25 novembre 2010 durante la giornata internazionale contro la violenza sulle donne abbiamo scelto di far sentire la nostra  voce, presenza e  lotta in tutti i luoghi di conflitto, le manifestazioni e i cortei che hanno attraversato la città di Roma: dal presidio di donne davanti alla Regione Lazio,al corteo dei Movimenti Uniti contro la crisi,dalla protesta studentesca contro il DDL Gelmini  al Consiglio Municipale del  III Municipio dove stanno approvando una mozione a favore della legge Tarzia e  al presidio a Piazza Trilussa contro i C.I.E.Le donne, i collettivi femministi, i comitati di donne e sindacati riuniti nell’ Assemblea permanente delle donne contro la proposta di legge Tarzia stanno manifestando da questa mattina di fronte alla Regione Lazio dove  ieri è iniziata la discussione sulla proposta di legge Tarzia sui Consultori .Durante il nostro presidio,  sono arrivati  una decina di ‘provocatori non autorizzati’ appartenenti al Forum delle associazioni familiari del Lazio e, tra gli altri, l’Alleanza evangelica italiana capeggiati dalla stessa Olimpia Tarzia con cartelli a favore della proposta di legge e inneggiando  alla famiglia hanno provato a disturbare la protesta ma sono stati cacciati dalla piazza.Le donne con questo vogliono ribadire che gli antiabortisti e movimenti per la vita non sono ben accetti e non avranno  alcun spazio nelle piazze, nei consultori  e nelle strutture pubbliche .Una delegazione  di  15 rappresentanti  delle diverse realtà presenti oggsotto la Regione Lazio, tra cui anche due compagne  sono  entrati  in regione e attualmente sono ancora nella sala del capo di gabinetto della Giunta  in attesa di un colloquio con la presidentessa della Regione  Lazio Renata Polverini.La nostra lotta non si ferma e continuerà  fino a che la Legge Tarzia non verrà definitivamente ritirata.

Collettivi femministi e donne contro la legge Tarzia”"

Libere di scegliere, pronte a reagire: la Tarzia è violenza alle donne.IO CONSAPEVOLE, IO LIBERA

A cura della Commissione per le Pari Opportunità di Catanzaro (insediatasi nel giugno 2006): Vademecum informativo che fornisce con serietà, chiarezza e semplicità, le indicazioni necessarie relative alla legge 194/78, integrato con una breve guida per la conoscenza dei diritti delle donne all’interruzione di gravidanza e all’uso dei consultori come importante strumento a sostegno della libera scelta delle donne.

Introduzione

“”Sono passati trent’anni da quando è stata approvata, eppure la legge 194 torna costantemente ad essere oggetto di polemiche e discussioni da parte del mondo politico e di quello cattolico.

Dunque si ricomincia, o forse non si è mai smesso di parlare di aborto.Ma a farlo non sono le donne o la medicina o la scienza, ma la Chiesa e i politici. Lo Stato, afferma la legge al suo primo punto, garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile… Queste parole hanno un senso cosi’ profondo che va oltre il significato letterale delle stesse.

Una “procreazione cosciente e responsabile” coinvolge, chiama direttamente in causa diverse categorie dello spirito e della mente della donna. La donna nell’autodeterminarsi fa riferimento alla sua coscienza ovvero alla consapevolezza di sè e dell’atto che compie e alla responsabilità che esso comporta e che a volte grava come pietre su di essa.

La consapevolezza dell’interruzione volontaria di una gravidanza entro i limiti che questa legge comporta, ha a che fare non solo con il diritto della donna alla scelta, ma con la sua capacità di responsabilizzarsi. Dunque conferire responsabilità alle donne significa donare loro coscienza di sè, delle loro azioni e delle conseguenze delle stesse. Una donna consapevole e informata non sceglie in modo superficiale, una donna che ha facoltà di scegliere lo fa con lealtà prima di tutto verso se stessa, verso cioè una coscienza di sè che non puo’ tradire.

Proprio perchè la scelta ha a che fare col sè non puo’ che essere una scelta personale, singolare, individuale. Non si puo’ certo pensare che avere un diritto significhi avere un obbligo, tutt’altro.La donna, in genere, crea, da la vita, non sceglie certo di abortire perchè esistela legge 194. La natura della donna va verso la vita ed è essa a dettare le regole. Ma le circostanze del passato, del presente e del futuro ci narrano di storie complesse, di gravidanze non coscienti e responsabili, di violenze, di stupri, di malattie genetiche gravi, di casi in cui per fortuna dopo l’approvazione della legge 194, la donna non è piu’ lasciata sola nel dolore, nella vergogna, nella clandestinità.

E’ da qui, a mio avviso, che bisogna guardare, da questo lato è necessario osservare una legge che intende solo stare vicino alle donne, a tutte le donne, salvaguardandone la vita e la salute ed indirizzandole verso una procreazione consapevole, responsabile e dunque felice. “”

Chi devo ringraziare, se non Anna Pascuzzo?!

Tabella di comparazione delle principali caratteristiche delle leggi sulla interruzione volontaria di gravidanza nei paesi europei :

Libere di scegliere, pronte a reagire: la Tarzia è violenza alle donne.

Libere di scegliere, pronte a reagire: la Tarzia è violenza alle donne.

Da Elisa
Inviato il 13 gennaio a 13:53
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Ciao Gabriella il mio nome è Elisa Marta e mi sono dimenticata di specificarlo nel commento.Ripeto che l'aborto è un omicidio che nessuna donna dovrebbe commetere pentendosene amaramente in futuro per non aver dato la possibilità a un bambino quindi a una nuova vita di nascere e di crescere nell'amore di una famiglia

Da Gabriella
Inviato il 13 gennaio a 13:37
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Ciao Marta o Elisa come ti chiami? Penso che i consultori con peraltro figure cattoliche non aiutino la donna che ha già preso la decisione di abortire e questa deve essere lasciata libera di agire senza dover rendere conto ad alcuno della sua scelta.

Da Elisa
Inviato il 13 gennaio a 12:01
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Ciao sono Marta penso che l'aborto sia una decisione che non bisogna assolutamente prendere la vita va difesa assolutamente di e la donna debba sempre tenere il bambino. Sono naturalmente d'accordo con la proposta di creare consultori con figure cattoliche di psicologi e medici che aiutano la donna a tenere il bambino aiutandola da tutti i punti di vista. Compiere l'aborto vuole dire compiere un omicidio.

Da Francesca
Inviato il 13 gennaio a 09:47
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L'aborto nelle maggiorparte dei casi la donna non dovrebbe effettuarlo. Ci sono però dei casi personali molto diffcili in cui la donna lo effettua e non le si può andare contro.Dell' aborto una parte abbastanza grande della chiesa non è d'accordo ma penso che nessuno possa imporre la scelta migliore. I consultori serviranno realmente a qualcosa? La donna verrà realmente seguita e lasciata libera di agire come meglio crede oppure verrà negativamente influenzata da figure cattoliche a portare avanti una gravidanza anche se non è completamente convinta?

Da vivargento
Inviato il 12 gennaio a 15:10
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Non è investire i soldi nel nulla Francesca...finalmente si investirebbe il denaro in qualcosa di importante ed utile...Sarebbe una cosa sensata affiancare...sempre meglio due teste che una no?

Da francesca
Inviato il 12 gennaio a 14:58
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si ok ma perche bisogna investire soldi su strutture che gia sono esistenti?e poi volevo sottolineare il fatto che non è che se una persona va in un consultorio pubblico automaticamente vuole abbortire...ricordo sempre la mia esperienza ma non tanto per vantarmi ma per far capire che non serve un consultorio privato per salvare una vitaa!

Da novembrina80
Inviato il 12 gennaio a 14:31
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non verrà sostituito...ma perchè tutti la pensano cosi? avete letto bene? si dice che verrà affiancato al consultorio pubblico quello privato...Affiancare per dare più possibilità,più informazioni!Non ho mai detto che i consultori pubblici non fanno il loro dovere, ma hanno bisogno di un aiuto...ormai ci sono molte più persone che si recano nei consultori e sono soprattutto ragazzine! Questo perchè??? perchè sanno di poter avere il consenso per l'aborto...La mal informazione su queste cose da hai nervi!

Da francesca
Inviato il 12 gennaio a 13:21
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si ma nel momento in cui esistono gia dei consultori che t danno l opportunita di tenere o meno il bambino,non capisco a cosa serve privatizzarli!io mi sono sposata perchè aspettavo due gemelli e inizialmente io e mio marito avevamo intenzione di non tenerli!poi entrando in un consultorio PUBBLICO e riflettendoci su abbiamo capito che dovevamo tenerli.Questo è solo per dirti che non serve privatizzare un consultorio perchè i bambini sono nati ugualmente e sono felici!

Da novembrina80
Inviato il 12 gennaio a 12:48
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Ma di quale diritto parli?il diritto di fare errori e risolvere in maniera semplice?sai quando si è grandi e non più bambini bisogna assumersi le proprie responsabilità!

Da novembrina80
Inviato il 12 gennaio a 12:44
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Ma di quale diritto parli?il diritto di fare errori e risolvere in maniera semplice?sai quando si è grandi e non più bambini bisogna assumersi le proprie responsabilità!

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