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Forward Bending Test Il Paziente a dorso nudo, gli si chiede di flettersi in avanti all'altezza dell'articolazione coxo-femorale.
Il Posturologo, ponendosi dietro al paziente, valuterà: La qualità e la quantità del ROM articolare dell'articolazione coxo-femorale durante la flessione del busto sulle cosce. La distanza raggiunta dalle mani rispetto alla punta dei piedi, sarà indice di retrazione o meno dei muscoli posteriori delle cosce (ischio-crurali)
Eventuali deformità della gabbia toracica sui 3 piani di riferimento (Frontale, Sagittale, Trasverso)
La presenza e l'entità di eventuali gibbi costali
L'incurvamento, la rotazione e la direzione che assumono i processi spinosi delle vertebre, che possono essere segno di presenza di scoliosi strutturali
L'iper-estensione di uno o entrambe le ginocchia, che possono essere segno di retrazione degli ischi-crurali bilateralmente o mono-lateralmente
Manovra di Bassani
Si tratta di eseguire il Forward Bending test in modo dinamico. Il paziente in piedi sarà privo di maglietta, e ci rimarrà di spalle. Il Posturologo appoggerà i pollici simmetricamente e lateralmente ai processi spinosi, zona L3, con una forza di circa 50gr. Si chiederà al Paziente di abbassare prima la testa e qualche istante dopo anche il busto fino a toccare con le mani la punta dei piedi. Andremo a testare quanto e come potranno stirarsi i muscoli gran dorsali (responsabili dei movimenti di estensione e rotazione dell’omero andando quindi a tirare il braccio in basso e indietro) Nella parte finale dell’esame, i pollici, fisiologicamente, dovranno trovarsi nella stessa posizione simmetrica di partenza, altrimenti il pollice rimasto più in alto dimostrerà un evidente spasmo nella parte omolaterale.
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