BELFAGOR mi ha scritto. In sintesi, a parte le parole minacciose, si prenderebbe la caparra e io dovrei lasciare casa, ma prima inviarle una raccomandata, impegnarmi a lasciarla e a fissare un appuntamento per il rilascio delle chiavi, poi lei risolverà la cosa per annullare tutto in tribunale. Ho chiamato l' avvocato. Stava fuori peggio di un balcone, stanca e neanche sapeva lunedì cosa avrebbe fatto. Lunedì mattina sarà in tribunale, devo chiamarla, poi vedremo se raggiungerla nel pomeriggio o nei giorni seguenti. Chissà dove. Funziona così. Quando sei una povera crista che non ha tempo e denaro da perdere. Purtroppo. Aggiungi pure LE SO TUTTE che sta in crisi di vittimismo. Ce l' ho con lui, non lo amo, sono arrivata a questo perchè non sono andata da lui prima. Certo. La situazione è quella che è. Mi sto cercando altro. A quanto pare o andrò in mezzo ad una strada o tornerò a casa oppure troverò altro a breve. Non voglio pensarci, anche perchè se penso a casa mia mi viene la nausea peggiore del pensiero riguardo la mia sistemazione incerta. Andare da LE SO TUTTE sarebbe provvisorio, abbiamo già detto che vista la situazione con i suoi che abitano sopra e il nostro burrascoso rapporto sarebbe stato per poco. In ogni caso per poco. Nel bene e nel male. Magari stare insieme ci darebbe sicurezza e ci unirebbe ancora di più. Ora passo per quella indecisa a cui serve solo appoggio e non gliene frega nulla. Non è proprio così, ma anche se fosse? Sarebbe naturale aiutare qualcuno con cui stare, senza ennesimi vittimismi od insiurezze. Per staseracomunque basta così. Stufa di alti e bassi della vita, figuriamoci di un fidanzato mezzo esaurito. Buono, ma mezzo esaurito. Nel week end provo a buttare giù la bozza della lettera e della scrittura privata per BELFAGOR, in modo tale che quando andrò dall' avvocato ci sarà solo da vederla, consigliarmi e sperare DIO che vada tutto bene. Non vorrei rimanere fregata più di quanto lo sia stata, poi si sa, considerando la nostra giustizia ed i precedenti con la mia vertenza, pagherebbe poco e dopo molto. SE PAGHEREBBE. SEMPRE SE. Qui non posso più stare, ad ogni modo. Tra zingari arricchiti, sud americani chiassosi ed altro non è più un condominio residenziale, ma bensì sembra un bordello. UN BORDELLO DI CLASSE PERO'. Nonostante tutto ci scherzo sopra. Sarà che sto diventando insofferente? Mah, so solo che due controversie in meno di un anno e mezzo e due convocazioni in tribunale nel giro di pochi mesi mi hanno steso. NON CREDO PIU' MOLTO NELLA GIUSTIZIA. Se tornassi indietro forse correggerei od eviterei alcuni atteggiamenti. Quali? Ad esempio non firmare nulla, se non c'è un vero e proprio contratto, oppure anticipare alcune mosse. In ultimo mettere le mani addosso a quella perfida di LADY DI FERRO, alta dirigente della mia ex grande società. Considerando il nostro sistema giudiziario me la sarei cavata con poco, ma mi sarei tolta la soddisfazione. L' avrei accontentata, visto che mi disse che ero andata lì a minacciarla, sventolando il mio contratto e dicendole che era illegittimo. UN BAGNO DE SANGUE, come avrebbe detto il mitico CARLO VERDONE. Ma nulla è perduto. C'è sempre da imparare. SEMPRE
Pubblicato da baliadelleonde | Commenti (2) Tag: casa, precariato, vicini di casa, amore