Ma, come ci ricordano i giornali, i conti dell'Italia sono a posto, grazie a Tremonti e i suoi tagli (e oggi Tremonti farà una lezione agli economisti dello Ior).A che prezzo, però?Dall'homepage del Politecnico di Torino:
Il Rettore, Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Torino
sono consapevoli che le condizioni economiche del Paese, aggravate dalla recente crisi finanziaria, richiedano alle Università di contribuire al contenimento della spesa pubblica, con un modello di governo più efficiente, una razionalizzazione dell'offerta formativa e una maggiore capacità di competere sul piano delle risorse per la ricerca e per la formazione con le migliori Università italiane ed europee.
Non possono però esimersi dall'esprimere la profonda preoccupazione dell'Ateneo perché le persistenti e reiterate politiche di tagli alle risorse destinate al sistema universitario potrebbero non consentire di mantenere gli attuali livelli qualitativi della ricerca e della formazione.
L'Ateneo ha espresso la propria solidarietà ai ricercatori e condiviso le ragioni che hanno condotto una buona parte di essi a non accettare la titolarità di insegnamenti nell'anno accademico 2010/2011.
Per quanto riguarda gli insegnamenti precedentemente coperti da ricercatori di ruolo, il Senato Accademico ha autorizzato le Facoltà ad emettere bandi pubblici soltanto per quegli insegnamenti essenziali per l'attivazione della prima parte del primo semestre dall'Anno Accademico, procedendo eventualmente, laddove fosse strettamente necessario, a una parziale e limitata revisione dell'offerta formativa.
Gli organi dell'Ateneo chiedono di approvare al più presto il rifinanziamento dell'università, lo sblocco del turnover e dei concorsi nonché il ripristino delle risorse per il diritto allo studio.
E poi dalle platee politici e industriali parlano di rilanciare la ricerca ...