PdL. Anche in provincia i vertici del partito si dicono pronti ed entusiasti del «ritorno al passato».
L’annuncio dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi del ritorno di Forza Italia e, sostanzialmente, del “pensionamento” del Popolo delle Libertà trova consensi entusiasti nel partito a livello locale.
Dichiarazioni pubbliche e formali, ovviamente, che però dipingono un partito che si torna a stringere intorno a quello è che per loro il leader indiscusso e che tendono a bollare come semplici speculazioni giornalistiche le voci su fronde e spaccature interne al partito. I vertici locali si dichiarano pronti a tornare al “contenitore” nato a metà degli anni 90, anche se i tempi e i modi saranno dettati più avanti e anche se molti parlano di “ripartenza”, di una “nuova fase” per il centrodestra.
“Per me e per altri come me – spiega il deputato regionale Enzo Fontana – il ritorno a Forza Italia è un ritorno gradito ad una formazione che è apprezzata da molti nostalgici. Non so come questo passaggio sarà strutturato, ovvero se ci sarà una trasferimento ‘a freddo’, oppure se ci saranno due partiti, Fi e Pdl, magari tra loro confederati, ma dal mio punto di vista cambia abbastanza poco e così anche ai miei compagni di partito”.
Anche a livello locale la “macchina organizzativa” si è messa in moto per prepararsi a questo “ritorno al passato”. “In provincia – spiega il coordinatore cittadino Renato Rametta – siamo già pronti al passaggio a Forza Italia. Nei prossimi giorni abbiamo indetto delle riunioni per chiarire gli aspetti organizzativi e, dopo aver ricevuto maggiori chiarimenti dai vertici nazionali, a breve saremo pronti ad aprire i nuovi comitati”. Nessun problema, invece, per il verticismo ancora più accentuato che potrebbe caratterizzare la nuova formazione politica.
“Il partito – dice ancora Rametta – è assolutamente solido e le notizie sulle ‘fronde’ sono più che altro un caso giornalistico. Stiamo ripartendo con maggiore entusiasmo al fianco di quello che è sempre stato il nostro leader, cioè Silvio Berlusconi, e con vicinanza assoluta ad Angelino Alfano, che è il suo braccio destro. La lealtà dei deputati e senatori siciliani è fuor di discussione, tanto che questi, insieme al vicepremier, hanno incontrato il presidente Berlusconi per rinnovare loro il loro sostegno”.
Eppure qualche dubbio era sorto a sentire le dichiarazioni del senatore catanese Giuseppe Castiglione, che aveva parlato di senatori scontenti e pronti a rimanere in carica nonostante gli eventuali “ordini di scuderia”.
“Siamo pronti a tornare in Forza Italia – spiega invece il coordinatore provinciale del “fu” Pdl Nino Bosco -. E’ il momento per ripartire con un nuovo entusiasmo, puntando a nuovi successi, con il presidente Berlusconi e con Angelino Alfano per un grande partito di moderati che coinvolga nuovamente i giovani la società civile e punti ad una politica concreta. Contrariamente a quanto affermato da qualcuno questa non è affatto un’operazione di marketing”.
Da Menfi, invece, ancora non si registrano esternazioni pubbliche dei tre esponenti del PdL in carica al Consiglio. Passaggi politici che comunque non creerebbero grossi disagi e per questo, anche se non nell’immediato, porterebbero Nadia Curreri, Luigi La Placa e Giuseppe Mauceri ad entrare in Forza Italia senza problemi.