“Il Governo intervenga per garantire i diritti costituzionali che competono ai sardi e alla Sardegna”.
Lo ha chiesto il deputato dell’Italia dei Valori Federico Palomba intervenendo oggi alla Camera durante l’informativa urgente sulle vicende della Tirrenia e sulla continuità territoriale da e per la Sardegna.
“Il caso Tirrenia è emblematico dei danni fatti alla Sardegna dal Governo Berlusconi”, ha detto Palomba, spiegando che non si tratta di un favore per i sardi ma del riconoscimento di un sacrosanto diritto costituzionale che è stabilito dall’articolo 5 della Costituzione, secondo cui l’Italia è una e indivisibile, e dall’articolo 16, che prevede che tutti i cittadini italiani possano muoversi liberamente a parità di costi e a parità di tariffe.
“Tirrenia nel bene e nel male ha rappresentato per i sardi la possibilità di locomozione a costi ridotti, ma la situazione è precipitata da quando c’è stato il commissariamento: da allora è diventata un disastro. Risolvere il problema della continuità territoriale dei sardi con la privatizzazione e la liberalizzazione è una strada percorribile e conforme alle direttive europee – ha spiegato il parlamentare sardo – ma a patto di salvaguardare la libera concorrenza. Se invece furbescamente i tre vettori che operavano nei porti italiani per i trasporti dall’Italia alla Sardegna si mettono insieme e fanno cartello allora le cose non funzionano e la concorrenza crolla. CIN – ha aggiunto Palomba – non vuol dire Compagnia italiana di navigazione ma «cartello italiano per la navigazione»: non lo potete consentire – ha aggiunto -, dovete dare un sostegno forte all’Unione europea, dovete dare ai sardi la garanzia che i collegamenti marittimi ci siano. Ciò vale anche per la continuità delle merci – continua Palomba -: mettere le imprese sarde in condizioni di parità rispetto a quelle della penisola non rappresenta un aiuto di Stato ma è anche in questo caso una difesa della libera concorrenza”.
“Il governo sulla Tirrenia sceglie la strada del silenzio complice. Da un super ministro ci si aspetta decisionismo e capacita’ di risolvere i problemi. Sul caso Tirrenia, invece, sceglie un attendismo che rischia di coprire la speculazione pubblico-privata sulla continuita’ territoriale. La Sardegna e’ isolata, la Tirrenia fa gli interessi dei privati, cancella le rotte da e per l’isola, incassa 72 milioni di euro della continuita’ territoriale e il governo sceglie di non decidere. E’ una posizione inaccettabile, ingiustificabile”. Lo ha sostenuto stamane il deputato del Pdl Mauro Pili replicando al Ministro dei trasporti Corrado Passera che su richiesta del parlamentare sardo ha svolto un’informativa urgente in aula a Montecitorio sul caso Tirrenia. “Il governo – ha aggiunto Pili – deve smantellare subito il sistema Tirrenia che specula sulla Sardegna e favorisce i privati a scapito della continuita’ territoriale. Deve imporre con urgenza un sistema trasparente di controllo sui 72 milioni di euro destinati ogni anno alla continuita’ territoriale marittima per la Sardegna e letteralmente svaniti in una gestione opaca e piratesca della Tirrenia”. “Oggi c’e’ l’emergenza di decidere se cedere un nuovo anno alla speculazione o agire con urgenza sui temi fondamentali della continuita’ territoriale – ha detto ancora Pili e ha aggiunto: “Prima di tutto le convenzioni: vanno riscritte di sana pianta. E vanno riscritte innanzitutto per il 2012. Non e’ pensabile che la Tirrenia, una compagnia pubblica che riceve 72 milioni di euro all’anno faccia pagare molto di piu’ di un’altra compagnia pubblica che non riceve un euro”