Foto con Dio

Più lungo, rimane solo un frammento. (…) Insieme a un artista abbiamo realizzato una foto bellissima. La esaminiamo insieme. È di forma quadrata, in bianco e nero. Ci sono tre persone sedute su altrettante sedie, vestite molto elegantemente. A sinistra l’artista, al centro ci sono io e a destra c’è Dio. “Dio” è un personaggio sui sessanta, ma un bell’uomo con una barbetta rada, capelli e occhi chiari e uno sguardo molto ironico. So che non è veramente Dio, ma una rappresentazione del concetto, nella quale io devo fare da tramite tra lui e l'artista. Osservo che entrambi i personaggi ai miei lati hanno lo stesso taglio di completo, solo quello dell’artista sembra un po’ più scuro e quello di “Dio” un po’ più chiaro. Entrambi hanno delle cravatte con degli ideogrammi cinesi o giapponesi. Chiedo a quello che faceva Dio: «Le cravatte sono uguali?» Lui mi risponde: «No, il colore della mia era molto più vibrante…». Penso che le foto in bianco e nero nascondono molto bene le differenze di colore. Mi sembra un pensiero molto importante (Mi sveglio di buon umore).