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Foto straordinarie a soggetti ordinari: come trovare sempre qualcosa da fotografare

Da Ragdoll @FotoComeFare

Ah, se potessi vivere in una grande città, con i palazzi, la gente, le luci, allora sì che avrei migliaia di cose da fotografare ogni giorno!

Ah, se potessi viaggiare più spesso, allora sì che le mie foto lascerebbero a bocca aperta tutti quanti!

Quante volte hai fatto considerazioni del genere? Quante volte hai sofferto la mancanza di ispirazione e ne hai dato la colpa al posto in cui vivi o alle cose che fai?

Se è vero che esistono luoghi, attività, soggetti che naturalmente sembrano più fotogenici, è anche vero che occasioni per realizzare foto memorabili si possono e si devono trovare dovunque.

Con questo articolo voglio suggerirti come farlo, affinché non ti manchi mai l’ispirazione e non ti sfuggano preziose opportunità fotografiche.

Ordinary mindness is the way by h.koppdelaney, on Flickr

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by h.koppdelaney

Il soggetto non è tutto

Spesso, soprattutto quando siamo principianti, riteniamo che per avere una buona foto ci voglia un soggetto speciale, che balzi agli occhi. Così, diventa inevitabilmente difficile trovare ispirazione dai luoghi in cui viviamo o dai loro dintorni. Essi infatti ti presentano sempre gli stessi soggetti , che non possono che sembrare normali.

Al contrario, la bravura di un fotografo sta nell’individuare la bellezza, la straordinarietà, in qualsiasi scena egli osservi. Per questo si parla di “occhio del fotografo”.

Inoltre, non devi mai dimenticare che tantissimi artisti, anche tra i più famosi, si sono distinti per le loro opere ispirate a soggetti piuttosto banali. Molti si sono persino riferiti allo stesso soggetto o agli stessi soggetti ripetutamente. Pensa ad esempio alle ninfee di Monet, ai numerosi dipinti di epoche diverse che ritraggono nient’altro che scene di campagna e di vita vissuta, a molte foto di uno dei più famosi fotografi della storia, Henri Cartier-Bresson, dedicate a comuni scene di strada .

Bad girls by felipe_gabaldon, on Flickr

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by felipe_gabaldon

Certo, esistono soggetti strabilianti che messi in una foto ne decretano gran parte del successo. Ma il vero fotografo non riprende solamente un soggetto , bensì la luce, le caratteristiche dei materiali e delle superfici, le geometrie che si creano dall’incontro delle linee che caratterizzano una scena, le prospettive, le ripetizioni, ecc.

Come già citavo nell’articolo Cosa rende bella una foto?, emblematico di questo concetto è il famoso peperone di Edward Weston .

Weston pepper #30

©Copyright 2005 - Cole Weston. All Rights Reserved.

La foto raffigura un semplice peperone in bianco e nero che però e illuminato in maniera tale da assumere forme sinuose e attraenti, quasi fosse una modella o un modello.

Nuove routine

Ciò che rende difficile scovare buone foto nei luoghi che frequentiamo più spesso, nei luoghi che sembrano più normali, è l’abitudine. Con un cambio di atteggiamento, con l’introduzione di nuove abitudini, nuove routine, anche i luoghi, le cose, le persone di sempre sembreranno più speciali (almeno da un punto di vista fotografico).

Per spezzare le vecchie abitudini, una prima idea è quella di cominciare a fare cose nuove o a fare le cose vecchie in un modo nuovo. Prova a introdurre una nuova attività tra quelle che fai di solito , anche qualcosa non direttamente correlato alla fotografia, solo per “rinfrescare” la mente, impolverata e arrugginita dalla ripetitività del quotidiano.

Come suggerivo anche nell’articolo 63 fonte di ispirazione, per scovare opportunità fotografiche in un ambiente per te banale, immagina di doverlo descrivere a un tuo amico straniero , qualcuno che non lo conosce minimamente. Prova a immaginare cosa caratterizza questo ambiente, cosa lo rende speciale, cosa c’è lì che non c’è da altre parti.

Un’abitudine che dovresti cercare di acquisire per migliorare il tuo occhio fotografico è quella di rallentare . Tutti ripetono che l’uomo moderno è sempre troppo di corsa, troppo stressato, ha troppo da fare. Ciò ha un impatto negativo anche sulla capacità di individuare scene degne di essere fotografate.

Quando sei a spasso, o in bicicletta, forse anche in auto, sia che tu abbia con te la macchina fotografica sia che tu stia facendo tutt’altro, abituati a muoverti più lentamente di quanto tutti siamo soliti fare. E mentre rallenti, osserva ciò che ti sta intorno .

Four Boxes by Tal Bright, on Flickr

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by Tal Bright

Un ritmo meno sostenuto ti permetterà di assorbire meglio tutto ciò che hai intorno, di analizzarlo, di memorizzarlo. Nell’osservare, valuta ciò che vedi come se dovessi fotografarlo, anche se poi non lo farai. Ne trarrai due benefici:

  • ti allenerai pensare come un fotografo,
  • avrai molte più possibilità di trovare qualcosa da fotografare e individuerai eventualmente posti in cui tornare.

Un’ulteriore abitudine da imparare è quella di non guardare sempre solo avanti mentre esplori o mentre semplicemente passeggi. È importante invece guardarti intorno in tutte le direzioni.

È un consiglio che ho trovato anche nei libri di Scott Kelby, riferito in particolare fotografia di viaggio. Durante appunto un viaggio o una gita siamo abituati a muoverci verso una meta precisa, come un monumento o un museo, e nel raggiungerla puntiamo diritti verso di essa. Invece, guardandoti intorno, puoi cogliere dettagli che gli altri trascurano completamente , oltre che crearti un’immagine completa del luogo in cui ti trovi.

Razzle Dazzle by Tal Bright, on Flickr

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by Tal Bright

Infine, abituati a tenere traccia di ciò che osservi . Prendi nota di ogni opportunità fotografica ti sia capitata sotto gli occhi durante la giornata. Per farlo esistono mille modi: usa il cellulare, un piccolo blocco note, prendi note mentali che riporterai la sera su un quaderno e così via.

Esercizi per ampliare le vedute

Ho trovato anche alcuni esercizi che, ripetuti con costanza, come in palestra o a scuola, aiutano a capire come un soggetto possa essere visto in molti modi diversi, alcuni di questi più fotogenici di altri.

Il primo esercizio consiste nel prendere un soggetto, qualcosa che hai a portata di mano, e fotografarlo in tutti i modi possibili . Con “tutti i modi possibili” intendo modificare tutte le variabili che ti vengono in mente:

  • inquadralo dalle posizioni più disparate,
  • inquadralo da distanze diverse,
  • usa tutte le lunghezze focali possibili,
  • prova molteplici aperture,
  • se è un oggetto con parti in movimento, prova diversi tempi di esposizione,
  • usa fonti di luce di direzione, intensità, estensione, colore diversi,
  • eccetera.

Con questo esercizio, ti accorgerai di come alcune condizioni rendano il soggetto migliore dal punto di vista fotografico. Usando un soggetto banale, quando avrai trovato la combinazione di variabili che lo farà risplendere all’interno di una foto, l’influenza di queste variabili ti sarà ancora più evidente.

Cutlery by 96dpi, on Flickr

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by 96dpi

Il secondo esercizio è analogo. Prova ad individuare una scena da fotografare nei dintorni di dove vivi, qualcosa che tu possa raggiungere facilmente. Poi, ritorna in quel luogo ripetutamente a diverse ore del giorno, con diverse condizioni climatiche, in diverse stagioni e fotografala con la stessa identica composizione . Conserva le foto e riguardale analizzando le differenze. Troverai sicuramente che qualcuna sarà decisamente più riuscita. Ripetendo questo esercizio per luoghi vicini e conosciuti, imparerai come identificare le condizioni migliori per fotografare qualsiasi luogo o soggetto, famoso o sconosciuto.

Infine, un esercizio mentale che puoi fare continuamente è quello di immaginare tutto ciò che vedi come risulterebbe una volta fotografato . Prova ad immaginare diverse profondità di campo, diverse lunghezze focali, diverse inquadrature. Poi usare le dita per formare un rettangolo immaginario e simulare l’inquadratura, oppure ritagliare un cartoncino con le proporzioni del sensore della tua fotocamera e studiare le inquadrature in questo modo.

Ovviamente, quest’ultimo esercizio non è praticabile senza parallelamente avere sviluppato un’adeguata conoscenza di come la fotocamera vede in base all’apertura, alla lunghezza focale e così via.

Oltre a questi esercizi, esiste una forma di progetto fotografico che ti aiuterà a conoscere meglio i dintorni del luogo dove vivi, per non lasciarti sfuggire nessuna opportunità fotografica. Il progetto si svolge così:

  • vai su Google Maps e centra la mappa sul luogo in cui vivi,
  • ingrandisci la mappa fino a coprire un’area larga circa un km,
  • stampa la mappa.

Ogni giorno, o ogni settimana, fai in modo di visitare una parte della mappa e segna i tuoi progressi. Segni dove sei stato ed anche dove hai trovato qualcosa di fotografabile. Quando avrai completato la mappa, puoi individuare un’altra zona o ampliare l’area di esplorazione.

Ruins by daliborlev, on Flickr

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by daliborlev

Come rendere nuovo  o interessante un soggetto vecchio o banale

Oltre a mettere in pratica le strategie per individuare nuovi soggetti in luoghi conosciuti, ci sono molti modi per dare nuova linfa ad un soggetto già fotografato o semplicemente ritenuto normalmente banale :

  • usa un’inquadratura insolita,
  • usa una lunghezza focale insolita, ad esempio una lente grandangolare da posizione molto ravvicinata,
  • sfrutta una illuminazione originale, il che include anche eventualmente fotografare di notte qualcosa che solitamente viene ripreso di giorno,
  • cambia sfondo, talvolta basta cambiare di poco il proprio punto di vista a tale scopo,
  • se si tratta di un soggetto naturalistico, come un paesaggio o una pianta, fotografalo in una stagione in cui di solito non viene considerato,
  • sfrutta gli eventi atmosferici, ad esempio prima e dopo i temporali si possono creare paesaggi irripetibili,
  • fotografalo in un momento del giorno in cui di solito non viene ripreso.

Weeds in my backyard by gwilmore, on Flickr

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by gwilmore

Inoltre, in questo frangente torna particolarmente utile il fotoritocco , più che in altri casi. Infatti quando un soggetto rimane banale in qualsiasi modo lo si fotografi, giocando con un programma di fotoritocco lo si può trasformare completamente, il limite è la fantasia.

In generale, poi, un ottimo stratagemma è quello di avvicinarti ai soggetti . Se usi lunghezze focali elevate, sopra i 100 mm o, ancora meglio, un obiettivo macro, potrai creare delle immagini ravvicinate di dettagli che comunemente sfuggono. In questo modo riuscirai sicuramente a creare immagini uniche e sorprendenti.

A whole new world by piyushthacker, on Flickr

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by piyushthacker

Una risorsa molto utile

Per scrivere questo articolo ho preso spunto da diverse cose che ho letto e provato in passato, ma soprattutto da un ebook che ti consiglio vivamente. Si intitola Close to Home, è in inglese e costa cinque dollari. Lo puoi trovare a questo indirizzo: Close To Home .

Inoltre, ecco alcuni siti e pagine web che raccolgono foto straordinarie di soggetti ordinari:


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