fotodiario alimentare sloveno
Da Dony
Cio' che ho mangiato durante la vacanzina in Slovenia gia' l'avevo scritto nella pagina aggiunta del diario alimentare.
Con questo post oggi invece ve lo mostro, così completo il reportage fotografico del penultimo post.
La sera del nostro arrivo in Friuli, stanchi dopo 5 ore di macchina dovute a rallentamenti vari in cui siamo incappati in autostrada, abbiamo trovato alloggio in una pensione di Trieste a gestione famigliare che ci ha accolti senza prenotazione.
La proprietaria, una persona squisitissima, deve essersi impietosita vedendo in che condizioni eravamo, soprattutto Luca che oltre alle ore di guida aveva sulle spalle anche una giornata di lavoro, così nonostante il ristorante fosse gia' chiuso ci ha apparecchiato un tavolo e servito qualcosa di superveloce per rifocillarci.
La mattina dopo siamo ripartiti dopo un'abbondante colazione a base di pane, burro e marmellata per Luca, e per me insieme al tè una fetta di gubana, dolce tipico friulano a base di noci, uvetta e pinoli, imparentato con una torta slovena che abbiamo assaggiato piu' avanti.
Il nostro primo pranzo sloveno, giusto per stare leggeri: lubianska, che è carne impanata, e polenta con salsa ai porri, fortunatamente seguite da una lunga camminata in mezzo al freddo intenso che mantiene il metabolismo attivo!
Questa è la ghibaniza, una sfoglia con strati di mele, ricotta e frutta secca che abbiamo gustato in una pasticceria di Lubiana, quella dell'incubo di sabato scorso!
La jota, una zuppa di crauti, fagioli e patate che ci ha riscaldati alla fine di una giornata freddissima.
Il buffet della colazione in hotel, io mi sono presa una fetta di crostata con il solito tè.
Il nostro pranzo dell'Immacolata, non mi chiedete i nomi in sloveno perche' li ho rimossi: polpettine cilindriche di carne trita servite con salsine piccanti e cipolla a dadini; ho mangiato 4 polpette e ho lasciato tutto il resto nel piatto, sia perche' non amo particolarmente il piccante e odio la cipolla servita a crudo, sia perche' si trattava di troppa roba, pero' ho assaggiato qualche patatina fritta che Luca si era ordinato per sè.
Luca invece ha preso degli spiedini di carne alla griglia contornati da una salsa piccante e cipolla a dadini, piu' le patatine fritte.
E per dessert rotolino di ricotta per tutti e due :)
La cena dell'Immacolata non è stata da meno: ravioli ripieni di patate, cipolle e spezie, fortunatamente ce ne hanno serviti 4 di numero!
Il secondo è stato decisamente piu' abbondante: filetto al tartufo con patate e verdure grigliate.
Il mattino dopo al buffet della colazione la crostata è stata sostituita dalla potica, un dolce farcito di nocciole, miele, panna, spezie e uvetta: ricorda molto la gubana friulana, ma la pasta è piu' morbida.
L'ultimo pranzo sloveno porta il nome di paprikas, stufato di carne di pollo di cui ci hanno servito un megavassoio da dividere in due.
E prima del rientro in Italia ci siamo concessi una merenda maiala: un'altra fetta di ghibaniza, la stessa della pasticceria di Lubiana, ma che stavolta ci hanno servito in dosi piu' abbondanti e con panna montata a parte, slurp!
Oggi mi sono pesata: sono trascorsi 10 giorni dopo il rientro da quel weekend e nel frattempo sono tornata al mio solito regime alimentare.
Peso: 40.100 kg.
Pensavo peggio, anche se mi pare ugualmente di essere lievitata come un panettone, a Natale saro' pronta per abbracciare una bottiglia di spumante e farmi incartare!
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