Ti ho raccontato in passato di alcune situazioni in cui vale la pena stare all’aperto a fotografare anche se non sono proprio agevoli. Mi riferisco alle foto nella nebbia e di notte.
In questo articolo ti parlo di una condizione ancora più scomoda: la pioggia.
Talvolta, ti trovi in una situazione in cui vorresti fare delle foto, ad esempio in viaggio, e la pioggia sembra impedirtelo. Vedrai che non deve essere per forza così. Addirittura, la pioggia può essere proprio un motivo per uscire in cerca di foto originali, differenti da milioni di scatti creati in condizioni climatiche favorevoli.
Perché la pioggia è fotogenica?
Il primo pregio della pioggia, dal punto di vista fotografico, è che essa trasforma le cose, conferisce loro un aspetto inconsueto, proprio come accade, ad esempio, quando fotografi di notte o con la nebbia. Perciò, la stessa scena fotografata con il sole o con la pioggia può dare risultati totalmente diversi, una scena insignificante con il sole può diventare veramente interessante con la pioggia.
Quando piove, poi, le persone mettono in atto comportamenti inconsueti: corrono a ripararsi, danzano nella pioggia, si proteggono come possono in mancanza di un ombrello. Ciò crea molte opportunità per i ritratti spontanei di sicuro effetto.
by VinothChandar
Anche le cose vengono trasformate, diventano lucide, riflettono luci e colori circostanti. Ciò vale sia in natura che in città. Così, mentre il cielo è grigio e antiestetico, tutti questi riflessi di luci e colori possono creare delle foto veramente vivaci.
by Jonathan Kos-Read
Inoltre, i punti in cui l’acqua si deposita fungono da enormi specchi che puoi sfruttare per creare composizioni originali giocando con i riflessi. Chiaramente, ciò è più facile in un momento in cui piove poco oppure appena smesso di piovere. In questi momenti le pozzanghere sono calme e uniformi e garantiscono riflessi assolutamente nitidi.
Le città, a mio parere, sono quelle che beneficiano di più dalla pioggia in termini fotografici. Qui le persone sono molte e si creano nuove e molteplici dinamiche quando piove. Puoi trovare, ad esempio, moltitudini di ombrelli, magari colorati.
Inoltre, con la pioggia, in città aumenta il numero di automobili, le loro superfici lucide e i fari accesi possono essere utili in mille maniere (ad esempio per il light painting). Allo stesso modo le luci delle insegne dei lampioni, combinate con i riflessi e la lucentezza regalata dalla pioggia, possono arricchire lo sfondo di uno scatto o essere il soggetto principale (ne abbiamo visto un esempio nella foto analizzata in Sotto la lente #10).
by d.rex
All’opposto, alcuni luoghi solitamente affollati durante o subito dopo la pioggia saranno probabilmente deserti. Pensa ad esempio ad una meta turistica che vorresti fotografare libera dai turisti. Se avrai il coraggio e la pazienza di aspettare in posizione, pronto per fotografare appena la pioggia sarà scemata, potrai portare a casa uno scatto che gli altri si sognano.
Come sfruttare al meglio la pioggia nelle foto?
Ora che sai quali vantaggi può portarti la pioggia in termini fotografici, vediamo alcuni suggerimenti per fare foto belle anche quando piove.
Nascondi il cielo
Quando piove, ciò che sta per terra e molto più bello del cielo, che solitamente è plumbeo, uniformemente grigio. Ricordati questo e fai in modo che la porzione di cielo visibile nei tuoi scatti sia minima.
Per ottenere questo risultato, è sufficiente in molti casi puntare opportunamente la fotocamera. Se questo non dovesse bastare, usa una lunghezza focale elevata, ridurrai così il campo visivo e quindi eliminerai parte dello sfondo, tra cui il cielo.
Stai al coperto, ma all’aperto
Quando la pioggia è molto forte, anche il fotografo più temerario, probabilmente, non riesce a combinare nulla. Per poter fotografare comunque qualcosa, ti conviene cercare un luogo come un portico o una tettoia. Così, potrai comunque vedere e immortalare ciò che succede sotto la pioggia senza però bagnarti. In secondo luogo, queste zone coperte sono solitamente caratterizzate da una luce morbida e diffusa che risulta piuttosto piacevole, soprattutto nei ritratti.
Inoltre, per rimanere al coperto ma comunque in mezzo la pioggia puoi usare l’automobile. Con il finestrino aperto o chiuso riuscirai comunque a raggiungere una posizione favorevole per scattare una foto senza finire completamente fradicio.
Focalizzati sui dettagli
Non è detto che la pioggia renda più bello un intero paesaggio urbano o rurale. È più probabile che i suoi effetti positivi si notino su soggetti singoli, più piccoli. Sottolineavo prima, ad esempio, l’opportunità di creare ritratti improvvisati originali. Ma andando ancora più in dettaglio, puoi trovare occasioni ancora migliori.
Focalizzati su singoli oggetti, sulle superfici bagnate, se ti trovi nella natura sulle foglie o sugli animali. Senza dubbio, è un’ottima occasione per praticare un po’ di fotografia macro, concentrandoti anche sulle singole gocce d’acqua.
by Tambako the Jaguar
Fotografa la pioggia
Finora ti ho parlato di come fotografare gli effetti della pioggia. Solitamente includere le gocce di pioggia nella foto non è il risultato che desideriamo. Se però vuoi farlo ci sono alcuni accorgimenti da mettere in pratica.
Prima di tutto, ti serve un tempo di esposizione rapido, almeno 1/250s o più breve ancora. Anche così, però potrebbe non bastare.
Per evidenziare le gocce d’acqua che cadono, sfrutta una luce che le illumina da dietro, quindi di fronte rispetto alla fotocamera. Puoi anche provare ad usare il flash, ma dovrai sicuramente compensare l’esposizione in negativo. Inoltre, tieni presente che in questo modo sarai in grado di illuminare sono le gocce più vicine alla fotocamera, nell’arco di pochi metri.
Usa un filtro polarizzatore
Con un filtro polarizzatore, puoi ridurre la foschia che caratterizza le giornate piovose. Ciò ti serve soprattutto quando la tua foto deve avere una profondità di campo elevata. Inoltre, il filtro ti aiuta a restituire saturazione ai colori, persa a causa proprio dei riflessi dovuti all’acqua.
Esposizione critica
Con la pioggia, la luce a disposizione sarà poca. Probabilmente avrai bisogno di alzare l’ISO.
Potrebbe tornarti utile un treppiede, ma spesso non avrai tempo, sotto la pioggia, di prepararlo e posizionarti prima dello scatto.
Come proteggersi dalla pioggia
È cruciale, ovviamente,proteggersi e proteggere la fotocamera quando si fotografa nella pioggia. Il modo migliore per proteggere te stesso è usare un poncho, una mantella, qualcosa che ti copra completamente senza aver bisogno di tenere in mano un ombrello. D’altronde, le mani ti servono per fotografare.
Per proteggere la fotocamera, il discorso è un po’ più complesso. La soluzione più semplice, che ho trovato citata in un articolo, è quella di tenere un ombrellino con la stessa mano che sorregge la fotocamera. È una soluzione che ti rende un po’ ridicolo e anche abbastanza scomoda. La userei nelle emergenze, qualora non ti fossi preparato.
All’opposto, la soluzione professionale è quella di comprare una “mantellina” per la fotocamera. La puoi trovare cercando “copertura antipioggia”, e si tratta proprio di un rivestimento impermeabile per coprire la fotocamera lasciando libera la parte frontale dell’obiettivo e quella posteriore per permetterti di azionare i vari controlli. In genere si tratta di un accessorio costoso, ma ovviamente ne esistono le versioni economiche, qui qualche esempio su Ebay.
Una soluzione a portata di mano e di portafogli è quella di usare un sacchetto di plastica molto ampio. Poi bucarne il fondo e usarlo per vestire la fotocamera. Affinché copra la fotocamera completamente, monta il paraluce e usa un elastico o del nastro adesivo per fissare al paraluce il sacchetto. All’estremità opposta, dove si trovano il mirino e lo schermo sarai tu a poter controllare la tenuta del sacchetto con le mani.
In ogni caso, fai in modo di avere con te uno o più stracci per la pulizia delle lenti, in maniera da asciugare rapidamente l’umidità che si deposita sulla fotocamera. L’importante è che l’acqua non entri nella fotocamera passando attraverso le fessure dell’obiettivo o tra l’obiettivo e il corpo macchina.