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Fotografare i paesaggi urbani

Da Beppe @Fid2

I paesaggi urbani, soprattutto quando si è in una grande città piena di luci ed edifici particolari e alti, sono tra le fotografie più affascinanti ma anche più complesse da realizzare. Ci sono innumerevoli modi per fotografare i paesaggi urbani ma tutti hanno in comune una cosa: vanno fotografati con la luce perfetta e con il tempo perfetto (la foschia non è proprio ben accetta).

Fotografare i paesaggi urbani: La nostra posizione

Probabilmente l’elemento più importante in un paesaggio urbano di successo è trovare la posizione giusta per scattare la fotografia. Il luogo migliore è di solito un luogo dove si può vedere tutta la città, o almeno buona parte di essa: quindi una zona priva di impedimenti visivi (come alberi, palazzi, strutture di un qualche genere), magari non troppo vicina alla città stessa, al fine di poter catturare una buona parte di essa. Nelle città in cui è presente un fiume è sicuramente più agevole trovare una buona posizione: basta sistemarsi sulla riva opposta, in una zona priva di alberi, in modo da avere un’ampia visuale della città.
Occhio ovviamente anche alla luce: potete trovare la posizione migliore del mondo ma se la luce cade sulla città in modo strano può vanificare tutti i vostri sforzi nell’ottenere una bella fotografia.  Se avete deciso di scattare una fotografia in un determinato momento del giorno (condizioni atmosferiche permettendo), controllate che in quel momento (magari facendo un sopralluogo il giorno prima) la luce sia una buona luce per voi, cambiando luogo di scatto nel caso in cui, al contrario, vi crei dei problemi.

paesaggi urbani
By: Jason CoreyCC BY 2.0

L’orario e la luce

I panorami cittadini possono essere realizzati a qualunque ora, tutto dipende da che tipo di immagine volete realizzare e cosa volete trasmettere. Personalmente preferisco panorami cittadini in controluce, dove è possibile vedere principalmente la silohuette degli edifici e non tutti i dettagli, oppure le fotografie notturne, dove a farla da padrona sono le luci artificiali accese per le vie e soprattutto negli edifici. Scattare una fotografia notturna, però, a causa soprattutto del lungo tempo di esposizione da utilizzare, richiede un’attenta ricerca della posizione di scatto in quanto, oltre a quanto detto prima, dovrete trovare un posto dove la luce artificiale sia poca (pena la presenza di aloni e zone troppo chiare sulal fotografia finale).
Molti fotografi, quando si tratta di paesaggi urbani, vi consiglierebbero di preferire la golden hour o la cosidetta blu hour (tramonto o alba): per quanto questa affermazione nonha senso in valore assoluto (dipende tutto da che tipo di foto volete fare!), va ricordato che durante questi tre periodi temporali avrete una profondità di luce maggiore, cosa che vi permetterà di evitare immagini troppo fredde.
Di solito è molto piacevole per gli occhi combinare la luce naturale e quella artificiale: catturare un panorama cittadino con la luce del sole o della luna che inonda le strade ed avvolge i palazzi con le luci artificiali accese è probabilmente il miglior modo per dare vita alla vostra fotografia, personalizzarla ma soprattutto renderla più simile alla realtà, a ciò che normalmente l’occhio umano è capace di percepire.

paesaggi urbani
By: psyberartistCC BY 2.0

Lunghezza focale

A differenza dei  paesaggi naturali principalmente fotografati con lenti grandangolari,nel caso di paesaggi urbani dovrebbero essere usate lunghezze focali un po’ di lunghe: il grandangolare, con edifici verticali, introduce una distorsione, facendo convergere le linee dei palazzi verso il centro della scena. Un effetto che dovremmo cercare per quanto possibile di eliminare o almeno di ridurre. E proprio l’uso di lunghezze focali maggiori ci aiuta in tal senso: ciò però significa che dovremmo trovare una posizione abbastanza lontana dalla zona della città che vogliamo fotografare al fine di comporre la scena esattamente come vorremmo che sia.
Inoltre, l’uso di  una focale più lunga genera anche l’effetto ottico dello schiacciamento: gli edifici più lontani si “avvicinano”, creando quindi un effetto di compattazione, come se la la città fosse più grande, più densa.
la lunghezza focale comprende la compressione zoom che porta gli edifici distanti più vicino al primo piano, rendendo la città più grande e più densa aspetto, l’imballaggio e la foto con più interesse e dettaglio.

paesaggi urbani
By: Prachanart Viriyaraks – CC BY 2.0

Riprese panoramiche

A causa della necessità di utilizzare focali lunghe, molti paesaggi urbani sono realizzati componendo tra di loro più fotografie, il che permette di avere anche una maggiore quantità di informazioni (la foto risultate avrà una risoluzione molto ampia, specie in orizzontale). Nel caso vogliate fare questo tipo di foto, ricordate di fare la massima attenzione: la precisione è fondamentale, quindi l’uso di un cavalletto di buona qualità è una necessità primaria. Dovrete infatti muovere la macchina fotografica sull’orizzontale senza cambiare di un solo millimetro la verticale (in termini di inquadratura), pena una grossa difficoltà di sovrapposzione delle immagini stesse.
Occhio anche allo zoom, se state usando un obiettivo a focale variabile. L’ideale è l’utilizzo di un obiettivo a focale fissa al fine di ridurre al massimo la possibile escursione casuale dello zoom.
Occhio anche alla messa a fuoco: rigorosamente manuale per evitare differenti messe a fuoco tra i vari scatti.

paesaggi cittadini
By: Tony Brooks – CC BY 2.0

Infine, siate veloci. Dannatamente veloci, al fine di evitare cambiamenti di luce. Nel caso di foto notturne, ovviamente dovrete considerare un tempo di scatto più lungo, il che non vi facilita la vita: cercate di scattare le fotografie quando non vi sono oggetti in movimento (almeno che non siano troppo evidenti), come ad esempio un aereo nel cielo, una barca sul fiume o comunque qualcosa che possa lasciare delle scie troppo evidenti o essere ripreso più volte nella stessa panoramica.

Quando scattate foto panoramiche a paesaggi urbani, ricordatevi che potete anche posizionare verticalmente la macchina fotografica: questo vi permetterà di avere una foto finale non troppo lunga e stretta, ma più armonica e simile, in proporzione, ad un formato 16:9. Ovviamente dovrete scattare più fotografie, ma il risultato vale lo sforzo.
Per quanto riguarda l’unione delle immagini, vi rimando a questa guida per meglio capire come comportarsi.

Le linee guida

I panorami cittadini sono tipicamente simmetrici, ma a seconda della propria posizione si può giocare con le linee guida che renderanno lo scatto ancora migliore. I ponti funzionano molto bene, in quanto muovono l’occhio dell’osservatore verso la città stessa: si può posizionare il ponte stesso su uno dei lati, in modo da “ingabbiare” l’occhio di chi osserva la fotografia. Meglio ancora se si riuscisse ad integrare due ponti nella scena, in questo modo l’effetto gabbia sarebbe completo.

paesaggi urbani
By: Giuseppe Milo – CC BY 2.0

Diversità

La maggior parte dei fotografi cerca di realizzare la fotografia di un paesaggio urbano almeno una volta nella propria carriera, soprattutto perché guidati dalla nostalgia e dall’amore per la propria città natale. Quasi ogni città della terra ha centinaia, se non centinaia di migliaia di fotografie raffigurante un paesaggio urbano: ciò non significa che non si dovrebbe fotografasre un ulteriore panorama, significa solo che dovrete ancora una volta pensare fuori dagli schemi al fine di realizzarequalcosa di diverso, qualcosa che gli altri non hanno mai fatto prima. Questo è ciò che alla fine differenzia un fotografo bravo da…un fotografo.

L'articolo Fotografare i paesaggi urbani è stato pubblicato su Fotografare in Digitale.


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