





Cominciamo dall'inizio la preparazione degli sposi.Mentre il fotografo di moda o di ritratto può programmare un servizio fotografico per tempo, pensare alle luci che utilizzerà e alle pose, un matrimonialista deve farlo in pochissimi minuti, magari in uno spazio ristretto e ingombro e senza poter sistemare con calma luci adeguate.Nel frattempo deve anche cogliere ciò che circonda gli sposi e le emozioni di parenti e amici.





Poi di corsa presso il luogo della cerimonia, magari sotto un sole a picco o sotto una pioggia battente.Anche qui è necessario cogliere l'arrivo dei soggetti principali , magari fare panoramiche del luogo, piccoli capannelli di persone, paggetti damigelle e quant'altro.






Poi la cerimonia vera propria, durante la quale non si possono "mancare i momenti topici" perchè non potranno essere ripetuti e, una volta persi, sono persi per sempre e il servizio è rovinato.Spesso le chiese o le sale comunali sono buie, oppure non ci si può avvicinare o allontanare abbastanza, perchè ci sono ingombri, persone o perchè non si vuole o non si può disturbare (giustamente).Si passa repentinamente dal buio della chiesa alla luce abbagliante del sagrato per il lancio del riso.Spesso travolti da tutti gli altri fotografi presenti che vogliono immortalare il momento.






A questo punto ci sono fasi diverse da caso a caso, ma non possono mancare i noiosi ma necessari gruppi, dove c'è sempre lo zio con gli occhi chiusi, la cugina nascosta o il nipotino che scappa.Qui servirebbe una persona che organizzasse i gruppi ma, spesso, genitori o fratelli sono troppo presi dalla giornata per essere validamente d'aiuto.Finalmente gli sposi insieme,il momento più romantico e tranquillo della giornata.








E per finire, quello che, personalmente amo meno, il ricevimento, quando regna la confusione e le persone sono più interessate al cibo che al resto.Ho ancora moltissimo da imparare e da sperimentare ma so che questo tipo di fotografia mi piace moltissimo perchè, ciò che amo maggiormente è fotografare le persone.I loro occhi, i loro gesti, le loro emozioni sono la molla che mi spinge a continuare e tornare a casa soddisfatta e felice.




