"La magia del cinema evaporò nel giro di un paio d'ore," Heavin ha confessato all'Irish Times, "guardavo uno stuntman cadere di continuo, per tre o quattro volte di seguito, da un cavallo alla carica. Stavano girando la scena in cui il personaggio di Godfrey Quigley viene ucciso, che poi non è stata inclusa nel montaggio finale."
Durante una pausa della lavorazione, Heavin riuscì a rompere il cordone di sicurezza attorno al set e si avvicinò a Ryan O'Neal per una foto ricordo. "Ero membro del Waterford Camera Club all'epoca. Sapevo che la stampa non era ammessa sul set, così tenni un profilo molto basso." Mentre parlava con Ryan, Pat avvistò Kubrick lì vicino. "Mi dissi, al diavolo! Io ci provo. Chiesi anche a lui se potevo scattargliene una e, con un po' di incoraggiamento da parte di Ryan, Stanley sorrise e acconsentì." Kubrick scattò prima una foto a Pat con Ryan e poi si lasciò fotografare da lui.
Heavin ha dichiarato di aver sempre voluto rispettare le circostanze in cui scattò le fotografie: "E' stato un momento confidenziale e così non ho mai diffuso le foto, le ho solo fatte vedere in famiglia." In occasione di una proiezione commemorativa per i quarant'anni di Barry Lyndon a Dublino, le foto sono state rese pubbliche per la prima volta. Pat Heavin ne ha consegnato una copia a Ryan O'Neal, invitato speciale dell'evento dello scorso 21 marzo.