Quindi? Chi non sarà in grado di allacciare il proprio impianto entro il 31 maggio 2011 non avrà più diritto agli incentivi precedentemente previsti.
Conseguenze? Il blocco totale di un comparto, quello fotovoltaico, da 12-13 miliardi di fatturato e circa 140 mila dipendenti.
Novità: a quanto si apprende da una recente nota il presidente per le politiche agricole, Giancarlo Galan, ha promesso che entro i primi giorni di Aprile 2011 vengano stabiliti i nuovi incentivi per il cosidetto Quarto Conto Energia. Questo è quanto ha chiesto formalmente Galan al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e al ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani.
"La necessità di accorciare i tempi, ha sottolineato Galan, è dovuta alla volontà di ridurre al minimo i disagi per gli imprenditori visto che le banche hanno cominciato a bloccare i crediti alle aziende con meno prospettive di rispettare il termine. Così abbiamo pensato di accelerare con il nuovo piano, per agevolare l’accesso al credito delle aziende che investono nelle energie rinnovabili".
Sempre Galan: "Gli incentivi continueranno ad esserci - ha evidenziato Galan - ma probabilmente saranno rimodulati, anche se rimarranno consistenti. La loro ridefinizione sara’ messa in atto, solo se necessario, per evitare di gravare ulteriormente sulle bollette degli italiani".
"Il futuro quadro degli incentivi - ha detto ancora Galan - porterà altre interessanti novità. Verrà confermata l’abolizione del limite degli 8.000 Mega Watt, obiettivo che l’Italia si era data in materia di energie rinnovabili, mentre rimarranno forti vincoli per preservare i nostri paesaggi agricoli, come nel caso delle norme sulle pale eoliche che deturpano il territorio".