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FoxFire: Ragazze Cattive - Le streghe sono tornate – a cura di BettyBoy

Creato il 24 agosto 2013 da Poison78 @poison78

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USCITA CINEMA: 29/08/2013
GENERE: Drammatico
REGIA: Laurent Cantet
SCENEGGIATURA: Robin Campillo, Laurent Cantet
ATTORI: Raven Adamson, Katie Coseni
FOTOGRAFIA: Pierre Milon
MONTAGGIO: Robin Campillo, Stephanie Leger, Sophie Reine
MUSICHE: Timber Timbre
PRODUZIONE: Haut et Court (Francia), The Film Farm (Canada), in associazione con Memento Films International, in coproduzione con France 2 Cinéma, Lorette Distribution
DISTRIBUZIONE: Teodora Film
PAESE: Canada, Francia 2013
DURATA: 143 Min
FORMATO: Colore 2.35:1 – Dolby SRD

 

 

 

 

 

Trama:

1955. In un quartiere di una cittadina degli Stati Uniti, un gruppo di ragazze crea una società segreta, Foxfire, per sopravvivere e vendicarsi di tutte le umiliazioni che subiscono. Con alla testa Legs, loro capo adorato, la banda di ragazze persegue una sfida impossibile: vivere secondo le proprie leggi. Ma l'esperienza selvaggia che le attende avrà presto la meglio sui loro ideali. Tratto dal romanzo Ragazze cattive di Joyce Carol Oates.

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Commento:

Laurent Cantet, regista francese Palma d’Oro a Cannes nel 2008 con "La classe", osa molto con questa sua nuova pellicola. Osa pronunciare la parole "comunismo" e "proletariato" nel contesto americano che notoriamente considera questi concetti alla stregua della pedofilia o dell'infanticidio. Osa parlare di misoginia in un momento storico in cui certi drammi sono demodé per non dire rimossi da una cultura che si illude di aver superato la discriminazione di genere pur contando giornalmente le vittime della violenza praticata sulle donne. "Foxfire" è stato presentato in Italia al festival RENDEZ-VOUS - Appuntamento con il Nuovo Cinema Francese (2013) all'interno del quale il regista è stato omaggiato con il Premio "Reset Dialogues" per l'impegno sociale dimostrato nella sua produzione cinematografica. Cantet porta al cinema uno dei lavori letterari di Joyce Carol Oates, da molti definita come la più grande scrittrice americana vivente, esprimendo la volontà di proseguire il lavoro sulla adolescenza, dopo il fortunato "La Classe", momento cardine della vita di un individuo in cui sopiscono gli entusiasmi infantili e ci si ritrova a confrontarsi con i primi problemi della vita adulta.

In questo nuovo lavoro si narrano le vicende di un gruppo di giovani donne degli anni 50 che smettono i panni passivi che la cultura naturalmente conferisce loro e fondano le Foxfire con l'intento di costituire una sorellanza atta a non consentire più nessun sopruso da parte maschile. Il gruppo riscuote un successo inaspettato acquisendo un notevole carisma nella piccola cittadina di provincia. Il successo del gruppo sarà tale da indurle a costruire una comune, una casa rifugio per tutte le donne che vogliano sfuggire ad abusi di qualsiasi genere e tipo. Sarà proprio questa comune, in particolare nei suoi risvolti pratici, a mettere a dura prova l’idealismo alla base del gruppo.

Soggetto di grande interesse questo proposto da Cantet, soprattutto nei suoi aspetti controversi quali l’utilizzo della violenza come difesa della stessa violenza, impreziosito da belle prove d’attrice, tra cui spicca quella di una magnetica e talentuosa Raven Adamson che interpreta la protagonista e leader carismatica delle Foxfire Legs Sadowsky, tuttavia sicuramente avrebbe giovato di una maggiore sintesi considerato che le più di due ore del film si soffrono. Rimane lo sconcerto per la censura ingiustificata imposta al pubblico italiano che incredibilmente preclude la visione ai minori di 14 anni, non ci sono a nostro avviso contenuti che giustificano tale preclusione. Anzi a quei sparuti adolescenti che si trovassero per qualche strano motivo in sala a vedere il film non potrebbe fare che bene una riflessione su queste tematiche. Consigliato vivamente. (di BettyBoy)

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Pro.

  • Non si può perdere l’occasione di vedere la trasposizione cinematografica di un’opera di Joyce Carol Oates.
  • Bella riflessione sulla misoginia, concetto sempre più rimosso dalla nostra cultura.

Contro.

  • Lunghezza eccessiva.

 

per visualizzare il trailer clicca qui.

 

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