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Fra cultura scientifica e (ri)nascita di uno stato...

Creato il 27 giugno 2014 da Alessandro @AleTrasforini
"[...] All'Università non spetta il compito di formare solo le élites dirigenti, ma anche i quadri intermedi e quindi l'ossatura su cui si reggono la Pubblica Amministrazione, l'esercizio delle professioni, il mondo delle imprese e qualsiasi attività economica; quindi la qualità degli studi che si coltivano con la ricerca accademica e che si trasmettono attraverso l'attività didattica ha un impatto forte e diffuso sulla società.
E' qui il nesso fra ricerca scientifica e insegnamento universitario, che potrebbe e dovrebbe collaborare anche a un'attività di istruzione postsecondaria professionalizzante, praticamente inesistente in Italia.
Ma ci si può spingere oltre, immaginando per l'Università una 'terza missione', che aggiunga alla ricerca e alla formazione il compito di diffondere in misura più estesa le conoscenze prodotte. Vuol dire impegnarsi 
' [...] nella costruzione della cittadinanza scientifica, che significa maggiore consapevolezza dei cittadini intorno ai temi della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico e maggiore partecipazione alle scelte tecniche e scientifiche, ivi incluse quelle ambientali e quelle 'eticamente sensibili'. Ma significa anche maggiore democrazia economica. 
Se i saperi sono ormai la leva principale per la crescita economica, costruire la cittadinanza scientifica significa (anche) fare in modo che la conoscenza non diventi un fattore di nuova esclusione sociale, ma un fattore attivo di inclusione sociale. 
In pratica significa che, nell'aprirsi, l'Università si proponga come nuova agorà, una delle piazze della democrazia partecipativa (dove i cittadini si riuniscono per documentarsi, discutere e decidere) e della democrazia economica, dove non solo le grandi imprese attingono conoscenza per l'innovazione ma i cittadini tutti acquisiscono i saperi necessari per il loro benessere, per la loro integrazione sociale, persino per una imprenditorialità dal basso. [...]'
Uno sviluppo reale non si ottiene isolando l'Università dal tessuto sociale, puntando solo su poche situazioni di eccellenza, ma ha bisogno che queste divengano sistema e siano innestate su un tessuto infrastrutturale robusto e organizzato, aperto alla contaminazione con la società e capace di offrire un sostegno all'intero Paese. [...]"
Fonte: "Senza sapere - Il costo dell'ignoranza in Italia", G.Solimine - Editori Laterza.
Testo ulteriore richiamato: "Una 'terza missione' per l'Università", P.Greco, "Scienza & Società" - aprile 2010
FRA CULTURA SCIENTIFICA E (RI)NASCITA DI UNO STATO...


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