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Fra il 25 aprile ed il 1° maggio quanta delusione

Creato il 30 aprile 2012 da Ilrattodellospazio
Il 25 aprile 2012, 67 anni dopo la Liberazione dell'Italia dagli occupanti tedeschi (e purtroppo anche ex alleati), c'è ancora bisogno di spiegare che da una parte si combatteva per liberare il paese da un esercito straniero, dall'altra si combatteva a fianco dei nazisti. Se nel 1945, nonostante le stragi naziste (quelle accertate sono circa 400) che hanno visto coinvolti civili italiani, potevano esserci ancora dubbi su quale fosse la parte giusta dove combattere, i campi di sterminio ed i forni avrebbero dovuto chiarire a tutti quale fosse.Ed invece, per "riabilitare" aguzzini ed i loro lacchè si sono presi efferati episodi di crudeltà (che indiscutibilmente ci sono stati) che ogni guerra civile genera per dire che fascisti e partigiani erano la stessa cosa.Il carceriere ed il torturato che si è liberato non sono uguali. Proprio no. Che far arrivare i treni in orario giustificava l'uccisione degli oppositori ("quando c'era Lui, caro lei", le leggi razziali, la chiusura del parlamento, le deportazioni e le pulizia etniche (vedi la Dalmazia).Anni veramente miserabili. Questi.Ed arrivando al 1° maggio si scopre, dopo decenni che ci è stato detto che i lavoratori italiani sono quelli più tutelati, quelli che è impossibile licenziare, che sono dei fannulloni che rallentano lo sviluppo del paese, in realtà sono tra i più flessibili, in gran parte non hanno la famosa tutela dell'art.18, e soprattutto che i loro salari sono agli ultimissimi posti in Europa.Anni di lavoro poco pagato meno per avere poi una pensione da fame. E sentirsi dire di essere il problema del paese. Ed oltretutto sono pure i soli a pagare le tasse, lavoratori e pensionati.In tutti questi anni cos'hanno fatto i sindacati?E la sinistra?Ed al nord la Lega? (che raccoglie forti consensi proprio fra quei lavoratori che una volta votavano PCI)Ed ora la crisi la devono pagare i lavoratori, che devono essere ancora più flessibili, hanno i contratti bloccati (e devono pure ringraziare di avere un contratto di lavoro!), che pagano ancor più di tasse, perchè come al solito il lavoratore è visibile, è tutto sulla carta, certificato. E lì si "prende".Tra i più poveri d'Europa, appure pare che tutta la colpa della crisi italiana, dal deficit pubblico alla scarsa competitività delle imprese è dei lavoratori. Nonostante le pensioni ridicole, un welfare sempre più ridotto e costoso, una scuola pubblica massacrata dai tagli che non aiuta i meritevoli.Dove sono stati i sindacati in questi decenni?Dov'è stata la sinistra, ma anche tutti quei politici che dicono di essere dalla parte dei bisognosi?

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