Vorrei esporvi alcuni commenti che sono stati formulati in merito ai risultati di un confronto fatto dal North Caronia Waste Awareness Network (e che riprendo dal sito www.brunoleoni.it) per capire, fra energia nucleare ed energia solare, quale delle due sia effettivamente la più conveniente. In genere questo tipo di paragoni viene fatto sulla base, come minimo, di un dubbio. Perché è così che credo si possa arrivare a prendere decisioni equilibrate: ponendosi degli interrogativi e, tramite imparziale studio e ricerca, arrivare a risposte equilibrate e veritiere. Purtroppo, mi pare che stavolta si sia adoperato un criterio diverso. Vediamo perché: il confronto dice che solare e nucleare non hanno confronto possibile, data la netta vittoria del solare. Sul sito leggo però che a questo risultato si è giunti con qualche ‘contraffazione’: sottostimando cioè i costi del solare e ‘sovrastimando’ quelli del nucleare.
I due relatori che si sono incaricati di dare contezza di questa incongruenza (Daren Bakst della John Locke Foundation e Carlo Stagnaro dell’Istituto Bruno Leoni) non hanno dubbi nel dire che si siano utilizzate delle “metodologie scorrette”. E fin qui non è niente che non abbia già sentito: anche voi avrete letto in giro cose del genere altre volte immagino.. di come le cifre smentiscano la convenienza del nucleare eccetera.. stavolta però viene spiegata la ragione di ciò: il trucco è nell’applicare al solare un grosso sconto fiscale. Voi capite che è un artifizio. Considerando poi gli incentivi statali, che nel solare sono già notevolissimi, il gioco è fatto. I relatori lanciano anche un’ipotesi ‘fantasiosa’, diciamo. E cioè: applicando un credito di imposta del 100% al solare, magari scopriamo che non costa nulla! Eh già..
Mi sono allora informato meglio sul North Carolina Waste Awareness Network, che leggevo essere anti-nuclearista. E ho constatato, in autonomia, che effettivamente è proprio così. Questa propensione spiega un po’ tutto, in effetti. Tornando al maquillage venuto alla luce vorrei dire che, ad essere onesti, le fonti energetiche hanno tutte una qualche agevolazione. Chi più chi meno, a seconda dell’investimento che si è deciso. Non è da lì che si dovrebbe stabilire la convenienza, quanto piuttosto dai dati sull’efficienza: quanto produce? Consumando quanta materia prima? E che ritorni garantisce al netto dei costi di esercizio?
Fatte queste domande si hanno risultato diversi. E lì purtroppo il solare va in sofferenza, per quanto sia una fonte ammirevole: semplicemente non regge il confronto, non ancora. È questione di sviluppo; che va approfondito e molto. Perché forse un giorno potrà davvero essere la fonte con la resa migliore, ma fino ad allora ‘sotto a studiare!’. E nel frattempo, ben venga il sostegno di chi invece già marcia alla grande e in modo più che competitivo. E voi sapete a quale fonte mi riferisco.
Naturalmente, i dati che provano tutto ciò li potrete trovare e visionare autonomamente un po’ dappertutto: non sono coperti da segreto…