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Fra parigi ed ambiente, discutendo di societa' e futuro...

Creato il 04 dicembre 2015 da Alessandro @AleTrasforini

L'avere a disposizione un pianeta Terra unico sul quale essere costretti ( o fortunati, questione come sempre di punti di vista) a vivere dovrebbe essere la questione principale che porti ciascun essere umano ad avere piena consapevolezza dell'urgenza di tutelare un patrimonio inestimabile.
E' con questo punto fondante che si potrebbe cercare di raggiungere un accordo nella Conferenza sul Clima in corso di svolgimento a Parigi. Condizionali d'obbligo, a fronte di una serie di urgenze sempre più ingenti ed imperative da risolvere.
Risolvere per ( cercare di) risollevare le possibili sorti del mondo, dunque.
La mole di compromessi esistenti sul tappeto dovrebbe essere riposta, in quanto l'obiettivo da raggiungere appare essere comune, concreto e strutturato: impedire che il pianeta Terra raggiunga un punto di non ritorno.
Il dibattito esistente e diffuso a livello pubblico ruota attorno alla necessità di adoperarsi, davvero ed in maniera appunto mondialmente coesa, per ( tentare di) tradurre nobili intenzioni in un fondamentale dato di fatto:

"[...] Stipulare un accordo formale dove venga indicato come obiettivo il contenimento dell'aumento della temperatura globale [...] a 1,5-2 gradi. 180 Paesi hanno presentato alla conferenza di Parigi le loro 'promesse' di riduzione delle emissioni [...]. I Paesi che vogliono svilupparsi chiedono a quelli industrializzati, che hanno inquinato per due secoli, di fare di più, e di finanziare lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie pulite. [...] Ma secondo le stime [...] dell'UNFCCC e del Climate Action Tracker le promesse equivalgono a un aumento della temperatura globale di 2,7 gradi a fine secolo.
In questo caso avremo gravissime conseguenze sugli equilibri climatici se invece continuassimo sulla rotta attuale l'incremento sarebbe di 3,3 - 3,7 gradi. Quindi disastri ancora più gravi.
La speranza? Che il riscaldamento globale si fermi a 1,5 gradi. [...]"
Fonte: La conferenza sul clima di Parigi: perché è importante e ci riguarda, R.Giovannini, U.Leo, S.Pozzato, La Stampa
[http://www.lastampa.it/2015/12/02/multimedia/scienza/ambiente/la-conferenza-sul-clima-di-parigi-spiegata-in-con-unanimazione-nDId5sFNsrppqaSpzd5gkI/pagina.html]

Gli orizzonti da raggiungere sembrano essere chiari e sempre più complicati da conseguire, stando ad un articolo redatto da La Repubblica:

"[...] L'Ue ridurrà le sue emissioni del 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Gli Stati Uniti le ridurranno dal 26 al 28% rispetto ai loro livelli del 2005. [...] Le nazioni responsabili di oltre il 90% delle emissioni globali hanno individuato i loro obiettivi [...]. Tra di loro vi sono [...] Paesi Sviluppati e in via di sviluppo, anche se il loro contributo è diverso: nel caso dei paesi sviluppati si tratta di riduzioni effettive delle emissioni, mentre nel caso dei paesi in via di sviluppo si parla di tutta una molteplicità di obiettivi diversi, tra i quali limiti alle emissioni [...] e impegni ad aumentare la produzione di energia a bassa emissione di anidride carbonica o a proteggere le foreste. [...]
Uno degli elementi fondamentali di qualsiasi accordo raggiunto a Parigi dovrebbe essere l'Istituzione di un sistema di revisione degli obbiettivi riguardanti le emissioni ogni cinque anni, con la prospettiva di rivederli al rialzo. Altro criterio da adottare [...] è fare ulteriori tentativi per ridurre le emissioni al di fuori del processo delle Nazioni Unite, per esempio coinvolgendo a fare di più anche i singoli attori che non sono Stati - per esempio città, governi locali e imprese. [...]"
Fonte: Clima, tutto quello che dovete sapere sul vertice di Parigi, F.Harvey - The Guardian, La Repubblica
[http://www.repubblica.it/ambiente/2015/12/02/news/clima_tutto_quello_che_dovete_sapere_sul_vertice_di_parigi-128614440/]

Quante e quali possibilità rimangono per cercare di salvare il salvabile?
A prescindere dalle cifre, si conferma come importantissima ed urgente la necessità di definire nuovi orizzonti entro i quali potersi muovere per ( ri)costruire società, economia ed ambiente.

FRA PARIGI ED AMBIENTE, DISCUTENDO DI SOCIETA' E FUTURO...



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