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Fra scontri, (perdite di) tempo e (rischio di) sconfitte...a proposito di cambiamento climatico

Creato il 02 febbraio 2016 da Alessandro @AleTrasforini

"[...] Presentando il cambiamento come uno scontro fra il capitalismo e il pianeta, non sto dicendo nulla di nuovo. La battaglia è già iniziata, ma per ora il capitalismo sta vincendo a mani basse.
Vince ogni volta che la necessità della crescita economica viene accampata come scusa per rimandare [...] le iniziative a favore del clima o per infrangere gli impegni già presi sul fronte delle emissioni. Vince quando ai greci viene detto che la loro unica via d'uscita dalla crisi economica consiste nell'aprire i loro splenditi mari a trivellazioni ad alto rischio per l'estrazione di gas e petrolio. Vince quando i canadesi si sentono dire che la loro unica speranza di non fare la fine della Grecia è permettere che le foreste boreali vengano spianate per poter estrarre il bitume semi-solido dalle sabbie dell'Alberta. Vince quando un parco di Istanbul viene abbattuto per far posto all'ennesimo centro commerciale.
Vince quando a Pechino i genitori si sentono dire che il fatto di mandare i loro figli a scuola ansimanti sotto le maschere antinquinamento [...] è un prezzo accettabile da pagare per il progresso economico. Vince ogni volta che ci rassegniamo a dover scegliere soltanto fra cose negative: austerità o trivellazioni, avvelenamento o povertà.
La sfida [...] non si riduce a spendere tanto denaro e cambiare molte politiche: prima che tali cambiamenti divengano anche solo possibili, dobbiamo imparare a pensare in un modo diverso, radicalmente diverso. Oggi il trionfo della logica di mercato [...] sta paralizzando quasi tutti i tentativi seri di rispondere al cambiamento climatico.
L'accanita competizione fra le nazioni ha bloccato per decenni i negoziati climatici all'ONU: i Paesi ricchi puntano i piedi e dichiarano che non taglieranno le emissioni, perché rischierebbero di perdere la loro posizione privilegiata nella gerarchia globale; i Paesi poveri [...] affermano che non intendono rinunciare al loro diritto di inquinare tanto quanto hanno fatto i Paesi ricchi nella loro strada verso il successo, anche se ciò significa aggravare un disastro che colpisce soprattutto i poveri. Perché una simile situazione possa cambiare, occorre una visione del mondo in cui la natura, le altre nazioni e i nostri vicini non siano considerati come avversari bensì come partner in un grande progetto comune di re-invenzione. [...]"

Fonte: " Una tempistica davvero pessima" - " In un modo o nell'altro, tutto cambia", " Una rivoluzione ci salverà - Perché il capitalismo non è sostenibile", Naomi Klein, Best Bur

FRA SCONTRI, (PERDITE DI) TEMPO E (RISCHIO DI) SCONFITTE...A PROPOSITO DI CAMBIAMENTO CLIMATICO

Fonte immagine: " Cambiamento climatico, sfuggita la bozza dell'Ipcc", daily.wired.it


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