Ricordo ancora quando noleggiai il dvd di questo film. Vivevo ancora con mio padre, e sembra una vita fa. Lo vidi solo quella volta, e mi chiedo ancora il perché. Adesso mi sono deciso a rivederlo, e ho fatto decisamente bene. Un thriller ben girato, ben sceneggiato e che riserva qualche sorpresa, uno di quelli che ha dato un po’ di aria fresca al genere, almeno per quello che mi riguarda. In quanti se lo ricordano?
Locandina
Trama
Fenton Meiks si presenta una sera nell’ufficio di un agente dell’FBI. L’agente Doyle sta seguendo il caso del serial killer “mano di Dio” e Fenton assicura di sapere di chi si tratta.
Rivela che il killer è suo fratello Adam e, per convincere l’agente, inizia a raccontare la storia della sua famiglia, di come suo padre venne contattato da Dio per uccidere i demoni che si nascondono nel mondo.
Due delle armi date da Dio
Considerazioni
Un ottimo esordio alla regia per Bill Paxton, che stranamente, in seguito, non ha girato nulla se non un altro film e un corto. Purtroppo perché questo Frailty è davvero ottimo. Mi piacque in allora e mi è piaciuto anche adesso. Non sono riuscito a recuperare una versione originale, ma vorrei farlo al più presto e rivederlo.
Anche se il film ha uno dei punti di forza nelle rivelazioni finali, alla seconda visione non perde nulla. Credo che in quegli anni di film con una buona trama e che avessero qualcosa da dire, ce ne fossero altri, tra cui ricordo sempre Identity, altro film che tiene incollati, ma che in pochi ricordano.
La famiglia Meiks
Frailty (il cui sottotitolo italiano è azzeccato come la maionese su una torta alle fragole) ci convince fino alla fine di avere tra le mani un thriller, chiedendosi perché venne definito anche horror. Guardatelo, se non lo avete già fatto, e poi ditemi se non ho ragione.
Curiosità mia: non ricordavo affatto che uno dei protagonisti fosse Matthew McConaughey, in uno dei ruoli extra commediola di quei tempi. Avesse continuato così, non ci sarebbero voluti tutti questi anni per rivalutarlo.