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Frammenti milanesi/30 - Noia?

Creato il 16 dicembre 2013 da Mapo
Ogni tanto, oggi, per esempio, penso questa cosa, e non riesco a darmi pace: proprio non capisco come facciano le persone ad annoiarsi così tanto, persino sui mezzi pubblici.In questi giorni se ne vanno in giro con lo sguardo da pesci lessi, (s)travolti dal caos. Sbadigliano senza mettere la mano davanti e fissano per ore lo schermo del cellulare dove si alternano palline colorate da dirottare con le dita fino a formare grossi gruppi della medesima tinta.Rosso, Viola, Rosso, Rosso, Giallo, Viola...Ci mettono talmente tanta dedizione che, a volte, ho come l'impressione che quella sia davvero l'unica nota di colore della giornata.
Frammenti milanesi/30 - Noia?Eppure di cose curiose ne succedono a bizzeffe! Sul Tram numero 3, per esempio, quello che parte da Duomo e arriva in un posto lontanissimo dove non sono mai stato, a volte salta la luce.La linea, evidentemente sovraccaricata, si divide i Watt rimasti con gli addobbi di Natale, arriva fino ad un certo punto e poi STOP!, si ferma di colpo, un po' come quei quadri che, diceva Baricco, nessuno capisce come facciano a rimanere su fino ad un istante preciso e, di colpo, cadano sfracellandosi al suolo.Davanti a me ho una pelliccia scura e, dentro, una signora con i capelli bianchi, allarmata."Eh no, così al buio no! Io sono claustrofobica, adesso mi sembra di stare nella risonanza mannetica".Con due "n".
Torna l'elettricità e Sirietto riparte, appena in tempo per farmi rendere conto di quella voce un po' rude alle mie spalle. E' un tizio di 40 anni, con gli occhiali e, un poco più in alto, un colbacco nero. I copriorecchie imbottiti di pelo sono tirati su, abbottonati sul cappello, all'incirca a livello del limite superiore dell'osso temporale.Parla con una ragazza, seduta al suo fianco, piena di brufoli.Di trigonometria. Seno e Coseno, mentre tutto intorno la gente recita il rituale consumistico dei regali di Natale.Scendono di fretta, quasi scordandosi la fermata. Lui non le dà tregua nemmeno all'aprirsi delle porte scorrevoli: "non capisco perchè non venga accettata in questo contesto l'applicazione del teorema di Pitagora".
Scendono due matematici, salgono due pensionati imbacuccati. "Signora vuole sedersi?" - mi permetto di fare l'educato, ormai a poche centinaia di metri dalla mia fermata.Lei mi scruta qualche secondo, incerta, quasi diffidente. Infine aggrotta le sopracciglia e mi promuove: stia pure seduto, con tutte quelle borse!Rido. Mi alzo comunque, punto sull'orgoglio: "ce la posso fare".
Non è che il contesto sia poi sempre così noioso, persino sui mezzi pubblici.Poi magari, appena sceso, ti capita persino di incontrare qualcuno che conosci e che non vedevi da un po'. E allora è tutta un'altra storia.

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