Franca Rame, perché è nell’immaginario collettivo

Ci sono alcune persone che sono entrate prepotentemente nel mio immaginario collettivo: Franca Rame è di diritto una di queste.

Nonostante non conosca la sua storia nei dettagli, sebbene non abbia seguito la carriera teatrale, conservo un’idea precisa dell’attrice milanese: la presenza di questa donna ad una manifestazione era indice di impegno sociale, il suo volto espressione di sentimenti forti, la sue parole fendenti contro il silenzio ed i soprusi dei più deboli, spesso in difesa dl altre donne che - come lei – furono vittime della violenza sessista.

Pronuncio “Franca Rame” e mi balenano nel cervello un insieme di sinonimi, tutti nobili: giustizia, diritti, difesa delle donne, famiglia, attrice, teatro, Politica, sofferenza, gioia.

Oggi – 29 maggio 2013 – ad ottantaquattro anni la moglie di Dario Fo se ne è andata ed anche se è una persona tutto sommato estranea alla mia vita, mi dispiace.
In fin dei conti, il suo esempio ha contribuito alla mia formazione culturale e alla lotta contro ogni tipo di «mostro».

MMo