L'implicazione del Polisario nel traffico di droga e la grande criminalità è stata confermata da Ahmadou Abdel Malek, portavoce ufficiale in Francia dell'Unione Per la Repubblica (UPR), il Partito al Potere in Mauritania, in occasione di un suo intervento sulla TV France 24 Araba.
Ahmadou Abdel Malek evocava l'operazione condotta dalle autorità mauritane all'inizio del mese di febbraio, e che si è conclusa con il sequestro di un'importante quantità di droga, di cui due tonnellate di cocaina, oltre all'arresto di decine di trafficanti di diverse nazionalità.
"Le Forze di sicurezza mauritane e le Forze Antidroga hanno arrestato molte gang e non è la prima volta che riescono a mettere la mano su una banda di cui la maggior parte dei membri sono del Polisario e del grande Sahara, che conoscono in pertinenza la regione ...". Ma, "l'ultima operazione ha battuto in breccia il loro tentativo di narcotraffico", ha precisato il portavoce dell'UPR.
Il sito mauritano Sahara Medias, che cita ufficiali mauritani, aveva rivelato che questa rete si componeva da elementi del Polisario, oltre ai trafficanti algerini, mauritani, maliani e senegalesi.
Questa rete aveva trasformato il territorio mauritano in un punto di passaggio per scortare la droga in provenienza dall'America latina attraverso l'Atlantico fino all'Europa.
L'operazione di traffico delle 2 tonnellate di cocaina che era stata abortita grazie alle informazioni dei Servizi americani, era anche arrivata ad altre rivelazioni. Il settore di traffico di droga serviva anche a fare passare armi e munizioni ai jihadisti d'AQMI in Mali e nella regione di Sahara e di Sahel.
Gruppo Polisario basato in Algeria, è stato creato sostenuto ed armato dall'Algeria e dal Gheddafi per destabilizzare il Marocco. I suoi membri si sono implicati non solo nel traffico di aiuti umanitari internazionali, droga, armi e immigrazione clandestina, ma si sono aderiti anche alle diversi gruppi di terrorismo internazionale come AQMI, Boko Haram, MUJAO, IS, ISIS. I personaggi più noti sono Abou Adnane Abou Walid Saharawi, Saharawi Omar, erano dietro i sequestri di cooperanti europee in Sahel e in Algeria.