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Frances ha

Creato il 21 settembre 2014 da Kelvin
FRANCES HA(id.)
di Noah Baumbach (Usa, 2013)
con Greta Gerwig, Mickey Summer, Charlotte d'Amboise, Adam Driver, Patrick Heusinger
durata: 86 min.

Giovane, carina, disoccupata. E anche un tantino sfigatella, specialmente con l'altro sesso, tanto da meritarsi la qualifica di 'infidanzabile' (undateable, nel film). Frances Ha(lladay, ma il nome non entra sulla targhetta del citofono) è una normalissima ragazza trentenne che non sa cosa fare della sua vita: vorrebbe (forse) diventare ballerina, ma sa di non avere talento. Vorrebbe (forse) sistemarsi e trovare una casa decente, ma capisce di non essere fatta nè per la convivenza nè per il coinquilinaggio. Vorrebbe (forse) cambiare aria, ma come quasi tutti gli americani si sente un pesce fuor d'acqua non appena mette i piedi fuori dal suo paese...
FRANCES HAFrances Ha arriva nelle sale italiane con due anni di ritardo, ma in realtà è il film stesso ad arrivare fuori tempo massimo: sarà perchè il sottoscritto, che giovanissimo non è più, si è ormai un po' stancato di questi filmini minimalisti e fintamente indie (e parecchio snob) sarà anche perchè nello stesso giorno di Frances Ha (di cui tutti mi avevano parlato bene) dopo due ore rivedi Una giornata particolare di Scola e capisci quanto, nel cinema e nella vita, siano importanti le proporzioni... fattosta che mi sono un po' rotto di questa ennesima pellicola inconcludente sull'inconcludenza, dove tutti e tutte barboneggiano saltando da un divano letto all'altro cercando la propria strada (come nell'altrettanto inconcludente Oh boy di Gerster), ovviamente senza mai trovarla e, altrettanto ovviamente, non si sa come, trovando sempre i soldi per lo smartphone di ultima generazione e cospicue bevute nei locali trendy della Grande Mela. Anzi, a dirla tutta, il 'come' lo sappiamo benissimo: grazie ai rispettivi genitori che, guardacaso, sono sempre munifici, compiacenti e tolleranti nei confronti dei figli debosciati.
FRANCES HAMi rendo conto che quanto ho scritto finora sa molto di umorale e molto poco di cinefilo, quindi prendete questa recensione per quello che vale (cioè pochissimo). Però, davvero, personalmente m'importa poco se Frances Ha non è affatto un brutto film, se la bravissima Greta Gerwig (anche sceneggiatrice) si è guadagnata una giusta nomination all'oscar, se il regista Noah Baumbach ha realizzato uno di quei film che Woody Allen da tempo non riesce più a fare... è che non ne posso più di queste pellicole di plastica, costruite con lo stampino, con la loro bella colonna sonora e l'immancabile, insopportabile, bianco e nero che fa tanto 'fighetto' e molto 'fvancese'. Frances Ha è un film stanco e già (ri)visto troppe volte: forse negli Usa non conoscono Nanni Moretti, ma sarebbe utile spedire a Baumbach un dvd di Ecce Bombo, giusto per fargli presente che già una quarantina d'anni fa c'era chi aveva ben inquadrato una generazione di figli di papà viziati e nullafacenti, senza però giustificarli e cercare di fargli guadagnare la simpatia dello spettatore.
FRANCES HAForse chi scrive è un vecchio brontolone, rancoroso e sempre più insofferente. Ma libero di manifestare una certa allergia verso un tipo di cinema che ormai non ha più niente di spontaneo, e che in America ha perfino trovato un termine che lo cataloga perfettamente, ovvero mumblecore, vale a dire pellicole che strizzano l'occhio e simpatizzano furbescamente a certi comportamenti che, a mio personalissimo modo di vedere, tutto sono tranne che formativi per i nostri 'ggiovani'. Ma ecco che già sento mi piovere addosso le prime accuse di moralismo: e allora mi fermo qui, limitandomi a ribadire la mia conclamata intolleranza di quarantenne...

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