francesca e Giovanni
Non ho molto da aggiungere su tutto quello che ogni italiano onesto può pensare di giovanni falcone e su ogni uomo che per la lotta alla mafia ha perso la vita. Invece voglio pensare a Francesca, Francesca Morvillo una donna che ha che ha perso la vita per amore. eh sì che vivere in quelle condizioni, con la paura addosso, la scorta, la tensione, le immagini di morti ammazzati attorno a loro, deve essere stata dura. Francesca ha accettato di amare Giovanni in condizioni disumane. Non era unica, no davvero, anche altre donne come lei hanno amato uomini che avevano dedicato al loro vita al servizio dello Stato. Cosa pensava Francesca? quanti dubbi e quanti tormenti? colei che ama un uomo che combatte la mafia, combatte anche contro se stessa, ne sono sicura. colei che ama un uomo che combatte la mafia deve accettare il fatto che quella lotta invade la sua vita, invade i pensieri stessi della coppia. quella lotta, quel crederci lo deve condividere assolutamente e non perché corre il rischio di rimanere vittima essa stessa, ma perché altrimenti non potrebbe sostenere il costo morale di una vita così. Francesca e le altre donne che hanno amato uomini che hanno combattuto la mafia rischiando e trovando la morte, sono sempre state donne sorridenti, con quel sorriso che serve a dare forza a sì stesse prima che a lui, sono state sempre state donne serene, anche se con la paura accanto, sono sempre state determinate anche se conoscevano il mostro che avrebbe potuto porre fine alla loro felicità; sono state donne che da madri non hanno insegnato l’odio verso gli assassini del loro padre, ma a continuare a crederci.
Le voglio ricordare oggi, Francesca e le altre, le vorrei ringraziare per aver amato quegli uomini morti per migliorare la vita di tutti, morti per un senso di giustizia e legalità che a troppi suscita ancora indifferenza se non anche fastidio, incomprensione. Le vorrei ringraziare Francesca e le altre, perchè quegli uomini morti anche per me, li hanno amati anche a nome mio.
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