Magazine Cultura

Francesca Panzacchi intervista Lorenzo Di Silvestre per LiberaEva

Creato il 24 ottobre 2011 da Ciessedizioni

Francesca Panzacchi2

FRANCESCA PANZACCHI INTERVISTA

LORENZO DI SILVESTRE

AUTORE DI Il vento soffia da solo

Cover Il vento soffia da soloDanilo è arrivato ad un punto in cui può dire di avere tutto quello che ha sempre desiderato nella sua vita: un lavoro che gli piace e che ha sempre voluto, una bella famiglia unita, a volte anche fin troppo, e un’amica dalla quale non si separa praticamente mai.

Tutto sembra andare per il verso giusto quando incontra Rocco, un ragazzo gentile ed educato, che si innamora di lui. A volte però, ci diamo letteralmente la zappa sui piedi, e ben presto Danilo dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue azioni.

Un racconto allegro, vivace e ironico sulla normale vita di un normale ragazzo, che, forse, deve ancora crescere.

Lorenzo, come è nata l’idea che ha dato vita al romanzo?

E’ iniziato tutto un paio di anni fa. Ero sotto la doccia e casualmente mi venne in mente il dialogo principale, quello che poi dà il titolo al romanzo. Lo scrissi su un quaderno, e lì è rimasto per parecchio tempo. Un anno fa, perso il lavoro, mi sono ritrovato da un giorno all’altro a non sapere come impiegare le otto ore che prima passavo in ufficio. Così mi sono seduto al computer, ho tirato fuori il quaderno, che tra l’altro uso tutt’ora, e ho iniziato a scrivere. Quindi non so bene se a darmi l’idea è stata la doccia in se, o il bagnoschiuma. Devo chiedere a mia madre di quale prodotto si trattasse, non si sa mai mi faccia venire in mente qualche altra cosa sensazionale!

Descrivilo con tre aggettivi.

Spassoso, perché fa ridere. Sorprendente, perché per me è stato fonte di numerose sorprese. Verde, perché la copertina è di quel colore lì!

Chi è Danilo Varini?

Sarà banale, ma è un ragazzo normale. Di quelli che vedi mentre sei al centro commerciale a fare la spesa, o che vedi in comitiva al cinema, o fuori da un pub la sera. Quello che volevo, era che venisse fuori il più “casereccio” possibile, come un ragazzo senza manie particolarmente stravaganti. Così tutti si possono immedesimare in lui, o comunque nei suoi stati d’animo.

Come hai costruito il suo profilo psicologico?

Come ho già detto, il libro è venuto fuori in un mio momento particolare, quindi tutta la psicologia del personaggio riflette quello che ero in quel momento: a tratti felice, a tratti triste, discretamente sfigato e perennemente speranzoso.

Quali sono i punti di forza del romanzo?

Credo siano le differenze rispetto agli altri racconti di questo genere. Lo dico da lettore: ce ne fossero di scrittori che scherzano o ironizzano sull’omosessualità, o che comunque non ne facciano il punto cruciale del romanzo. Voglio dire, Danilo sarà anche gay, ma non è certo la prima cosa che viene fuori dal suo personaggio! La forza del mio libro sta nel fatto che chiunque, leggendolo, può capire che la maggior parte degli omosessuali è come la maggior parte della gente comune: contenta, malinconica, spaventata o confusa. Ho esagerato con questo ragionamento? Allora con molta modestia dico: il punto di forza del romanzo è l’autore. Oh!

Quanto tempo hai impiegato per la stesura?

Circa un mese. Non so se è tanto o poco. Io mi svegliavo la mattina presto e generalmente scrivevo fino a mezzogiorno, quando mi interrompevo per il pranzo. Poi riprendevo nel primo pomeriggio, e non smettevo prima di mezzanotte. Per un mese, sempre così, senza fare altro. Forse non è tanto normale, ora che ci penso!

A quali lettori si rivolge?

Verrebbe scontato dire: ai gay. E sicuramente di uomini eterosessuali ne attrarrà ben pochi. Le donne sono sempre più aperte rispetto ai maschi! Però mi piace pensare che questo libro sia rivolto a tutti. Del resto l’ha letto anche mio fratello, che ha 13 anni, e decisamente gli piacciono le femminucce. Quello che volevo era far ridere la gente, quindi punta anche a quel target di lettori che hanno voglia di farsi due risate senza stare troppo a scervellarsi con racconti impegnativi.

Quali tematiche affronta?

Per prima cosa dico la maturità. Danilo è decisamente un immaturo, e il libro dà una chiara immagine di cosa accade se uno non sa prendere decisioni sagge e decise. Poi rispondo anche: l’amicizia, la famiglia, l’amore, la passione e, ovviamente, l’omosessualità. La metto per ultima nella speranza che le altre siano risultate più “incisive”.

Cosa ti piace leggere?

Amo i racconti di Sveva Casati Modignani, ai quali mi ha introdotto la mia mamma, e quelli di Federica Bosco che mi fa sempre sganasciare dal ridere. Ma alla fine leggo di tutto, basta che mi attragga in qualche modo.

A quali progetti ti stai dedicando attualmente?

Se parliamo di scrivere, attualmente sto lavorando a una cosa, che non so se sarà mai portata a termine, o rimarrà nella cartella “Incompleti” del mio computer. Se parliamo in generale, non te lo dico per scaramanzia! Quando mi vedrai alla settimana della moda a Milano, allora te ne parlerò.

Link all’articolo originale su LiberaEva

SCHEDA TITOLO

Titolo: Il vento soffia da solo
Autore: Lorenzo Di Silvestre
Editore: CIESSE Edizioni
Genere: Narrativa
Collana: GREEN
Anno: 2011
Pagine: 160
ISBN Libro: 9788897277927
ISBN eBook: 9788897277934
Versioni: Libro, eBook
Prezzo libro: Euro 15,00
Prezzo e-Book: Euro 7,50
http://www.ciessedizioni.it/ilventosoffiadasolo.html

Francesca Panzacchi intervista Lorenzo Di Silvestre per LiberaEva


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :