Francesca Premoli è vincente, sapete perchè? Ha avuto la capacità di rimettersi in gioco dopo aver perso il lavoro, ha aperto una legatoria – Rilegato a Mano – in uno dei borghi più belli d’Italia, cerca sempre un buon motivo per sorridere, è motivata dalla sua passione e dal talento che custodisce nelle sue mani. Le storie come la sua hanno molto da insegnare, anche quando tutto sembra andare storto. Leggete con cura…e prendete nota.
Ti sei laureata e subito hai ottenuto il lavoro dei sogni che purtroppo ha avuto una scadenza. Cosa hai provato quando lo hai perso?
Sono entrata in un forte periodo di smarrimento. Ho avuto la grossa fortuna di iniziare a lavorare subito dopo essermi laureata, per di più con un lavoro appagante e perfetto per la mia laurea, e non avevo ancora vissuto la confusione da laureato inoccupato. Scomparso come fumo il mio “lavoro perfetto”, ho passato mesi ad inviare curricula con sempre meno criterio e più ansia, in Italia e all’estero, rispondendo ad offerte di lavoro per restauratori cartacei persino in Libia, disposta a trasferirmi ovunque pur di riconquistare il mio posto in mezzo ai libri.
Hai mai messo in dubbio il tuo talento dopo questa esperienza? Come hai recuperato la fiducia in te?
Certamente, mettere in dubbio sé stessi è la prima cosa a sorgere spontanea. Scegliere di seguire una carriera universitaria è quasi scontato oggigiorno, ma a portarla fino in fondo, quando finalmente ti fermi, realizzi di essere stato studente in maniera ininterrotta per ben 18 anni. Tutta la vita con la sicurezza di una etichetta sociale, e ora? La domanda che penso sorga a tanti è, chi sono io?
Più che il proprio talento si arriva a mettere in dubbio la propria identità e il proprio ruolo nella realtà in ci stai vivendo, ed è difficile trovare qualcosa di concreto a cui aggrapparsi per non lasciarsi scivolare via. Il mio appoggio è stato riuscire a riprendere in mano quello che avevo studiato, quello che sapevo fare e ribaltarlo, guardandolo sotto una nuova luce. Non è stato facile, e nemmeno immediato, anzi. Ho ritrovato equilibrio creando, lavorando con le mani. Avevo tanto tempo a disposizione, così mi lanciavo in elaborati progetti per rilegature in stile medievale, che richiedevano anche intere giornate di lavoro per un solo pezzo.
Oggi lavori nella tua rilegatoria nel Ricetto di Candelo: raccontaci gli step di questo progetto. Difficoltà di partenza, motivazioni, primi successi…
La mia bottega al Ricetto arriva dopo i primi passi su Marketplace esteri e social media. Posso dire di avere avuto una grande fortuna a non avviare la mia attività partendo da zero, ma avendo già costruito una buona base su internet, che è andata rafforzandosi nel tempo. Parto come grande oppositore delle piattaforme social, e del loro violento ingresso nella nostra quotidianità, ma proprio per questo posso ora riconoscere la loro importanza a livello di comunicazione. Mai sarei riuscita ad entrare in contatto con appassionati e professionisti da tutte le parti del mondo, e con altrettanta facilità.
La mia bottega nasce con una inaspettata velocità grazie ad un concorso per giovane imprenditoria, che mi ha dato la possibilità di iniziare il mio progetto di legatoria d’arte tra le mura del Ricetto di Candelo, uno dei borghi medievali più belli d’Italia. Gli inizi sono sempre faticosi, partire da zero richiede un notevole investimento iniziale per quanto riguarda attrezzature e materiali, e io sto ancora procedendo a passi, aggiungendo pian piano strumenti e ampliando la mia rete di fornitori per ricercare materie prime sempre più di alta qualità.
Quando hai avuto la consapevolezza di essere sulla strada giusta?
Quando molti contatti virtuali si sono trasformati in clienti reali, quando ho iniziato a ricevere messaggi da sconosciuti che mi ringraziavano per il mio coraggio e mi incitavano a non mollare. Ogni giorno è difficile, e inizio chiedendomi se è davvero questa la strada giusta, ma il dubbio aiuta a tenere i piedi saldi a terra mentre si va avanti, e il sostegno di tutte le persone che ora danno significato alla mia vita è ciò che più di ogni altra cosa mi fa sempre procedere. Una grande lezione di questo ultimo anno è che non saremmo nulla da soli, è l’amore che abbiamo attorno a permetterci di esprimere chi siamo nella maniera migliore.
La tua filosofia di vita…
La prendo in prestito da un emblema cinquecentesco di Paolo Giovio, raffigurante una farfalla trattenuta da un granchio. “Festina Lente”, affrettarsi con lentezza nella vita di ogni giorno, senza perdere la preziosità del proprio tempo ma ricordandosi di assaporarne con lentezza ogni singolo attimo.
Molte persone inseguono un sogno. Quali sono tre consigli da dare loro?
Abbiate il coraggio di dare la giusta importanza ai vostri sogni. Non lasciatevi frenare da chi li ritiene impossibile perchè differenti dai suoi. Circondatevi di persone capaci di sognare a voce alta assieme a voi.
Francesca, per te la felicità è….
Avere ogni giorno mille motivi per sorridere
Potete scoprire e acquistare i lavori di Francesca sul sito della legatoria Rilegato a Mano