Franceschini ci è o ci fa?

Franceschini dice che in questa fantomatica “Alleanza costituzionale” non ci sarebbero i finiani, perché questi conducono la loro battaglia all’interno del centrodestra. E passi questo, ma quando gli viene chiesto se un fronte allargato, da Casini a Vendola, non significherebbe la fine della vocazione maggioritaria del Pd, risponde: «Assolutamente no. Quella scelta è stata il più grande tentativo di modernizzazione della politica italiana ma a situazione di emergenza democratica, risposta di emergenza». Cioè, assolutamente sì: perché l’Alleanza costituzionale è praticamente l’Ulivo, non ci prendiamo in giro. Di ammettere che è proprio in virtù di quella scelta della vocazione maggioritaria che il Pd si trova in queste disperate condizioni non se ne parla proprio, ovviamente. E poi, in ultimo, questa cosa dell’emergenza. Che significa che ora c’è emergenza, forse che nel 2008 non c’era? Dilettanti allo sbaraglio proprio. Che poi, perché parla Franceschini? Chi cazzo è Franceschini? Non dovrebbe stare a Montecitorio a contare le presenze dei deputati alle votazioni? L’arrampicata libera sugli specchi non dovrebbe essere prerogativa del segretario del partito?