Qualche giorno fa un agguato dal sapore politico aveva visto ferito in modo grave Francesco Bianco, ex militante dei Nar. Subito si è pensato ad un’azione di rivalsa politica e non pochi borbottavano si fosse riaccesa la guerra tra “rossi” e “neri”. Niente di più errato. E’ probabilmente una guerra politica ma all’interno della destra storica capitolina. E’ stato fermato Carlo Giannotta, 58 anni, attuale responsabile della sede autonoma di Acca Larentia. Dietro l’agguato a Bianco ci sarebbe un dissidio sulla gestione di Acca Laurentia. Da quel che emerge leggendo alcune cronache Giannotta sarebbe uno dei due attentatori in scooter. Oltre al fermo di Giannotta, ritenuto coinvolto nell’agguato a Bianco, sono state eseguite nelle ultime ore perquisizioni
domiciliari disposte dalla Procura di Tivoli, estese anche alla sede di Acca Larentia, il tutto a pochi giorni dalle contestatissime manifestazioni per Acca Laurentia in ricordo della strage a sfondo politico avvenuta a Roma alle 18:20 del 7 gennaio 1978. Da notare è che durante la commemorazione diAcca Larentia, giorni fa, polemiche e tensioni: è stata apposta una nuova targa dove si parla di strage di tre militanti del Fronte della Gioventù causata «dall’odio comunista». Prima si parlava di «violenza politica».