Ad Antonio Socci non piace il nuovo Papa, lo ritiene un abusivo, uno che sta lì ad occupare un posto che non gli spetta, e lo sostiene sostenuto dal fatto (scusate il giro di parole) che dietro di lui c’è ancora un altro papa, quello emerito, quello che ha scelto di lasciare il trono, quello che ha deciso liberamente di alzare le braccia e di sospirare al mondo “Scusate, sono molto stanco, lascio a chi verrà dopo di me…”
Vorrebbe vedere invalidate le procedure di incoronazione (mi piace trattare la questione dell’elezione come se fosse un nominare un nuovo re, perchè dopotutto, chi è più re di un Papa???)
Al contrario, io sono per Francesco.
Francesco è Francesco, e nessun altro.
E’ talmente se stesso che infatti arrivano le prime controversie, quelle esplicite e visibili, e di questo occorre ringraziare Socci, che ci mette del suo e ci riesce meravigliosamente, come sempre.
Di certo il Papa ne ha di numerose di controversie nascoste, da gestire, ma lo sa fare con grande leggerezza e severità, al contempo.
L’arresto di un porporato di spicco accusato di pedofilia, la dice lunga su quanto questo pontefice non stia lì solo a raccogliere omaggi e applausi che potrebbero apparire a qualche disturbato un segno di indegno superficialismo.
Deve ancora arrivare il giorno in cui potremo dire cose malevoli di Bergoglio; lui viene da realtà assai complesse e difficili; viene da contesti persecutori e violenti, quelli stessi che Socci ama tanto descrivere e raccontare, a testimonianza della forza innata e secolare della nostra cristianità.
Una volta tanto che abbiamo un Rappresentante del trono di Cristo in terra a immagine di umanità comprensibile, io me lo voglio gongolare; intanto arriverà da sè il tempo delle controversie e delle incomprensioni forse insanabili…
Aspettiamo a buttare le pietre.