«Nessuno spettacolo al mondo è più bello dello spettacolo naturale dell’amore tra un figlio e i genitori», così commenta Leonardo Pieraccioni lo show che si è svolto al Mandela Forum di Firenze lo scorso 11 maggio per festeggiare il compleanno di Francesco Nuti. Evento voluto ed organizzato da Pieraccioni, Carlo Conti, Giorgio Panariello e Marco Masini. Firenze ha salutato con un tutto esaurito (7.000 persone) e un abbraccio commosso l’attore e regista che, dopo il grande successo degli anni ’80 e ’90, nel 2006 in seguito ad un grave incidente domestico ha avuto gravi conseguenze fisiche, tra cui la perdita dell’uso della parola. Questo però non ha fermato Francesco, che ha salutato il suo pubblico con un sorriso commovente, facendosi capire sia a gesti che con occhiate decisamente espressive. L’intero incasso della serata è andato a Francesco Nuti come regalo di compleanno da parte dei quattro amici, Conti, Masini, Panariello e Pieraccioni, che si sono esibiti gratuitamente portando ognuno il proprio repertorio ed attingendo anche da quello dell’artista pratese (non sono mancati, grazie soprattutto a Masini, momenti musicali presi in prestito dalle colonne sonore dei film di Nuti).
Giusto qui ricordare che Nuti è stato non solo brillante interprete di pellicole riuscite come Io, Chiara e lo Scuro, ma anche protagonista dietro la macchina da presa, realizzando commedie di grande successo come Tutta colpa del Paradiso, Stregati, Caruso Pascoski di padre polacco, Donne con le gonne. Inoltre, ha anche partecipato come cantante al Festival di Sanremo del 1988 con la canzone Sarà per te. Detto questo ci sia permesso riflettere sull’aspetto che più ci ha colpito di questo Buon Compleanno Francesco Nuti e cioè trovare il Mandela Forum gremito in ogni ordine di posto. Il grande affetto dimostrato prima dalla gente comune e poi dagli amici di Francesco attesta senza ombra di dubbio che qui non stiamo parlando soltanto di un artista straordinario e sfortunato, ma anche e soprattutto di una bella persona.
Alla fine dello show, come era annunciato, anche Nuti è salito sul palco, dove ovviamente è stata portata la torta, insieme alla figlia Ginevra e al fratello Giovanni, che da tempo ne è il portavoce, venendo accolto da un interminabile applauso che lo ha commosso. Francesco Nuti ha visto la sua bambina ormai cresciuta cantare una canzone che in qualche modo può essere adesso il simbolo di questa sua nuova vita: «E se il tempo passa, sarà per te. / E se non è mai presto, sarà per te. / Se ho sbagliato e ho riprovato sarà per te / Se quando sono solo ho paura, ho paura a stare con te / E se qualcosa resta, sarà per te. / E se un sogno resta, sarà per te. / Se adesso sto cercando di capirti fino in fondo [...]». E, guardandolo negli occhi, Ginevra ha concluso la sua dolce performance con una frase tenera: «E sarà per te, babbo». E così Conti, Masini, Panariello e Pieraccioni hanno fatto un miracolo e hanno dimostrato la loro amicizia senza la minima retorica. Con le voci incrinate dall’emozione, gli occhi lucidi, alla fine di uno spettacolo che ha dimostrato quanto il loro rapporto sia intenso e unico. Un rapporto che ci ha regalato una serata emozionante, divertente ed infine meravigliosamente commovente.
E concludiamo con un appello che speriamo non resti inascoltato. Proprio qualche giorno fa, in coincidenza con la presentazione della versione restaurata di Madonna che silenzio c’è stasera di Maurizio Ponzi, Nuti aveva dichiarato, attraverso il suo personal computer che lo segue sempre: «Cari produttori, credete ancora nelle mie storie, spero esca il mio ultimo film che ho scritto, dal titolo Olga e i fratellastri Billi». Ed ancora in un messaggio letto dal fratello: «Cari amici, sono contento di esser con voi questa sera in questo cinema in cui ho presentato spesso i miei film. È un cinema che mi ha sempre portato fortuna. Son contento che il mio piccolo capolavoro di Madonna sia stato restaurato e presentato come nuovo al mio pubblico. Considero la riedizione come una resurrezione. Io sono ancora vivo, non parlo ma sono attento e tanto per essere chiari dopo la rinascita di questo film spero rinasca anche il mio ultimo Olga e i fratellastri Billi. Cari produttori, tirate fuori le palle e credete ancora nelle mie storie».
Fotografie di Federica Zingarino
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