Francesco, Romero e l’elogio alle madri

Creato il 08 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nella prima udienza generale del 2015 Papa Francesco ha riportato alla memoria la morte di monsignor Romero, arcivescovo di San Salvador, che nel 1980 fu brutalmente ucciso dagli squadroni della morte.  Il pensiero a Romero si è inserito nel più ampio filone di catechesi della famiglia che sarà il fulcro del prossimo sinodo in agenda per l’ottobre di quest’anno. Papa Bergoglio ha esortato la platea a ringraziare la figura materna, in quanto “Ogni persona deve la propria vita a una madre“. Nel dire ciò il pontefice ha sottolineato il malcostume odierno di “dar poco ascolto alle madri e di dar poco sostegno a queste ultime nella quotidianità“. L’esortazione di Francesco si è rivolta da subito alla comunità cristiana, la quale è chiamata ad onorare la madre alla luce dell’antico comandamento: “Onorerai il padre e la madre“. Papa Bergoglio ha poi ricordato un delicato quadretto di famiglia, dicendo: “Ricordo a casa. Eravamo cinque e mentre uno ne faceva una, l’altro pensava di farne un’altra, la povera mamma andava da una parte all’altra, ma era felice“. Ha poi aggiunto: “Le madri sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico. Individuo vuol dire che non si può dividere. Le madri invece si dividono, a partire da quando ospitano un figlio per darlo al mondo“. Il ricordo del valore materno ha così condotto il pontefice a ricordare la figura di monsignor Romero, quando diceva che le madri vivevano un “martirio materno“.  L’arcivescovo di San Salvador, nel corso di un’omelia per l’omicidio di un sacerdote ad opera degli squadroni della morte, disse alla folla: “Dare la vita non significa solo essere uccisi. Dare la vita è dare nel dovere, nel silenzio, nella preghiera, nel compimento onesto del dovere. Dare la vita a poco a poco? Sì, come la dà una madre, che senza timore concepisce nel suo seno un figlio, lo dà alla luce, lo allatta, lo fa crescere e accudisce con affetto. E’ dare la vita. E’ martirio“. Per Papa Francesco, quasi a voler ricordare la devozione mariana che un tempo fu di Giovanni Paolo II, ha ricordato agli uomini che “nessuno sarà mai orfano. Che noi tutti abbiamo una madre, la Madonna e la Chiesa“. L’amore di una madre è per Bergoglio una forza che  può cambiare il mondo, e ogni uomo è chiamato moralmente a celebrare e rispettare le madri. In chiusura dell’udienza di oggi, Francesco ha ricordato il 70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. L’elogio delle madri vuol essere, dunque, innanzitutto un elogio indiscusso alla bellezza del mondo e al mistero della maternità, quel mistero che fu un tempo della Madre del Figlio di Dio.

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