Francesco Tadini ha scritto il testo che segue per Kirkìas. Circe. KIRKÍAS nacque come progetto musicale / scenico per il quarantaduesimo Festival Pontino di Musica 2006. Il festival è realizzato entro la cornice di alcuni dei luoghi più belli d’Italia ( il Parco Nazionale del Circeo, i giardini di Ninfa, il castello Caetani di Sermoneta, l’Abbazia di Fossanova). Di questa opera di musica contemporanea, Francesco Tadini ha curato anche la regia teatrale. Oltre al suo, Kìrkias includeva anche testi di Rodolfo Carelli e Andrea Franceschini. Dopo il testo, seguono i crediti completi dello spettacolo. Tenete presente, nella lettura, che il testo fu scritto per essere cantato (dalla bravissima Laura Catrani).
KIRKIAS / CIRCE, di Francesco Tadini
Come seguendo un canto
(come) seguendo io canto
***
Din don din don din den don…..
La notte è rimasta sveglia, oggi
E le ombre – in ascolto della loro padrona – danzano
Incontrollate sulla montagna.
Solo Vertigine potrà riportarle alla figura.
Din don din don din don…..
***
Tienti verso te stessa,
Magamantide!
Accogli l’Itinerante,
doppia razione
doppia ragione.
Aldiquà? Aldilà?
Sopracielica smorfia
rischiara la montagna.
Tienti viva: al sangue!
Non sei votata al bianco.
***
Climax
Oggi stesso
un cuore ammutinato
prenderà uno strano ritmo.
L’Eroe fa sul serio!
(segue > orgasmo cantato)
Luna – Cedo
LUNA
DUNA
DONA
DONO
SONO
SOLO
SOLE
SOLO
VOLO
VELO
VEDO
CEDO
***
Eternità in cifre
Crede di essere davanti a te:
tuo minuscolo sempre
appiccicato alle vele.
Guadagno e perdita
espiro e i^n^spiro.
Passi, l’Itinerante.
***
Sul limite del mare
intento a se stesso
fermo
un rombo immobile – a pettinare le “sue” alghe.
Solo qualcosa si stacca:
prende il vento di nuovo
in un’area protetta
di sciatta natura…
Esperto marinaio!
***
UnZip
Ultime volte di amare
già riempite di occhi
corpo e ombra sprofondano insieme
si rialza la marea dei sospiri…
Smielata, in bamba, il corpo bullo, pensieri in bolletta – l’erba mi ha dato una tramvata – stravòlo, mi sciolgo, amabile bostik! Cerco fecondazione assistita d’idee: divento cattivista, a far flanella.
Togli
tutto ciò che qui fu.
Estrai ferro
da questa montagna
estrai succo
da questa erba (radice)
estrai ombra
da queste parole.
Tu ferro, succo, ombra
- sobria materia di sogno -
e in forma di lente
concentra
questa luce maggiorenne del pomeriggio
e brucia.
Togli tutto:
rimane quanto ti basta
per questa notte oceanica.
Pesce violino mi messaggia in verbo lapalese. Io, tutta inchiacchierata, sbrocco e rimbalzo pezzo di psicologia ai tuoi. Un anno sciallato di biutifarma con la loro eroe-sitter – mica blindati! – e i sapientini vogliono furbarsi di me e telare?
ci ci ci ci ci ci ci….
Come Cicala ciàccola il ciàcco: cito
C’era c’è ciurma civile al cimen-to
>> Cielo! Cieca ciociara ciarlo civetta
Ciancio cipride e ciclopica cilec-ca
Cinetica ciana, ruffiana, puttana,
ciclomantica sotta-na!
Circonda cima cirro: temporale tagliami la testa… >>
Lo dico lo ripeto ti sei stampato – maganauta! – un anno di slandra in diretta. “E’ dura pensare all’onda del mare che mi bagna!” dicevi… e dicevi… e dicevi…
Maga-turismo, maga-fughino, Mister Smarrito?
Stop, e così via.
***
Solfeggio in R
Fe-ro-ce/reg-go/la/cop-pa/che por-ta/ve-lo-ce/ma-gi-a/
Me-sco/Ri-me-sco/al-la/trup-pa/il rin-fres-co/
Ri-scrit-to/il ri-sve-glio:ri-tar-do/la tra-ma
Di un/ri-to/ri-tri-to/re-to-ri-co/mi-to
Co-ro-na/ruf-fia-na /ro-man-ti-ca/ro-gna
Re- -sto/re- -sto/re- -sto
Tre-mo/rin-cor-ro/al rim-bar-co:ri-schia-ra
Rim-bec-co/l’at-tac-co/: la rab-bia/che bril-la
La rab-bia/che rin-ghia/rin-ghiot-to/rin-ne-go/ri-pu-dio/ran-co-re/
la vi-sta/che muo-re
la vi-sta/che muo-re
Ri-par-ti/mio/a-mo-re/rot-ta-me/d’e-ro-e
Ri-po-sa/bur-ra-sca/rim-bur-chia/la bar-ca/ri-mon-ta/ri-sac-ca
rin-ca-sa/rim-pre-gna/ri-mu-ta/ri-na-sci/rim-pa-tria
ri-cor-da/ri-nun-cia/ri-cor-da/ri-nun-cia/ri-cor-da
ri- -tor- -na/ ri- -tor- -na/
La rab-bia/che rin-ghia/rin-ghiot-to/rin-ne-go/ri-pu-dio/ran-co-re/
la vi-sta/che muo-re
la vi-sta/che muo- -re…
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Di cose non fatte
il mare dai miei piedi all’Ade
parla
***
Come seguendo un canto
(come) seguendo io canto
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KIRKÍAS
Da un’idea di Alessandro Solbiati
progetto di Alessandro Solbiati, Michele Tadini, Matteo Franceschini, Francesco Lupi Timini
Musiche di Alessandro Solbiati, Michele Tadini, Matteo Franceschini
Testi di Francesco Tadini, Rodolfo Carelli, Andrea Franceschini
Suggerimenti per una regia e luci: Francesco Tadini
Soprano: Laura Catrani
Percussioni: Antonio Caggiano
Realizzazione ed esecuzione della parte elettronica:
Michele Tadini e Matteo Franceschini
Riprese effettuate dallo Studio D’Emblée Film
Ideazione e realizzazione della parte video: Francesco Lupi Timini
per Stalker Studio – Milano
Produzione: B.A.Film Festival – Campus Internazionale della Musica di Latina con il contributo di Stalker Studio, Spazio Tadini di Francesco Tadini e Studio AGON di Milano
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Il compositore Michele-Tadini, fratello di Francesco Tadini