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Francesco Zingoni: Demian Sideheart (Outsider Edizioni, 2010)

Creato il 21 febbraio 2011 da Viadellebelledonne

“Amore e Viaggio nella Storia sono inscindibili”
(Francesco Zingoni)

Francesco Zingoni: Demian Sideheart  (Outsider Edizioni, 2010)

Demian Sideheart

Un lungo e coraggioso romanzo d’esordio: 650 pagine – ma sarebbero molte di più, se il volume non fosse stato impaginato in modo “ecologico” (ovvero con pochissimi margini). Un piccolo caso editoriale, di cui si sono occupati anche media che di norma snobbano i libri, come il Tg di Rai3: un’autoproduzione che in un paio di mesi, grazie al passaparola dei lettori, ha raggiunto le vetrine delle più prestigiose librerie, fianco a fianco con i blasonati best-sellers del momento.
Barbara Berti, ricercatrice di lingua inglese presso l’Universita degli Studi d’Insubria, ne ha effettuato un’approfondita disamina:

“Demian Sideheart è una storia d’amore e di viaggio. Anzi, d’Amore e di Viaggio, due assoluti che questo romanzo intreccia inestricabilmente tra loro: un viaggio folle all’inseguimento dell’amore, un amore assoluto che sospinge al viaggio. La storia ci immerge inizialmente in un’ambientazione già vista in molti romanzi, quella del naufragio, e sfrutta un espediente narrativo altrettanto usato, l’amnesia. Ma ben presto, proseguendo nella lettura, si capisce che l’autore sta per condurci in qualcosa di assolutamente originale: un vero e proprio viaggio iniziatico, attraverso un destabilizzante oceano di simboli.La spiaggia. La sabbia. La clessidra. La ripartenza da zero. L’assunzione di identità fittizie. La ricerca dei ricordi. Il ritorno a casa. Il cono d’ombra che si assottiglia. La trasfigurazione del ricordo in poesia.
Simboli che durante la lettura trovano una rispondenza diretta nell’inconscio di ognuno di noi, a così profondamente compenetrati tra loro da entrare in risonanza, facendo vibrare ogni pagina di misteriosi significati. E si sente a pelle che tutto questo non è risultato di una costruzione a tavolino, ma scaturisce piuttosto da una dimensione intima dell’autore, un’ispirazione fuori dal controllo della ragione, onirica, appunto. Per inciso, mi è capitato spesso di leggere romanzi che cercano di imitare i sogni (fallendo miseramente, a parte rarissimi casi). Questo libro mi ha colpito perché, pur narrando una storia verosimile (e ben documentata), regala la continua sensazione di attraversare un sogno, anzi, citando il testo, “di rivivere un sogno antico, amniotico, fatto nella prima infanzia e poi subito dimenticato.”
Oltre al fascino esercitato dal suo lato oscuro, il romanzo ha un altro punto di forza, questa volta razionale: la costruzione dell’intreccio. La storia scorre lungo due flussi temporali distinti, che hanno come spartiacque l’amnesia: il flusso del “presente”, ovvero gli avvenimenti successivi all’amnesia, che vedono il protagonista ricostruire la propria identità e ricercare spasmodicamente la donna perduta. Poi il flusso dei ricordi, ricostruito tramite flashback, che dal passato avanza verso il disvelamento progressivo del trauma causa dell’amnesia: un conto alla rovescia inesorabile e carico di tensione, il principale motore che spinge avanti nella lettura, che porterà a conoscere solo alla fine il vero destino del protagonista. Due flussi opposti che si inseguono, si respingono e infine si scontrano lasciando senza fiato davanti a un finale sorprendente.
Insomma, il fascino inconscio dei simboli e il piacere di una costruzione narrativa che funziona come un orologio svizzero. Ma, come dicevo all’inizio, questa è innanzitutto una storia d’amore. E una recensione forse non è il mezzo più adatto per esprimerne l’aspetto più importante, ovvero l’ascendente emotivo che queste pagine esercitano sul lettore, la profonda empatia che si prova nei confronti dei personaggi, l’immersione sensoriale che scaturisce dai luoghi e dagli avvenimenti trasfigurati da un amore assoluto. Un’ideale destinato a fallire, eppure così potente da dare un senso a tutto, facendoci spalancare due occhi ciechi e cavi su ciò che – temiamo o speriamo - si nasconde oltre il fragile confine tra la spiaggia della vita e l’oceano della morte.”
(Barbara Berti)

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La trama:
9 Aprile 2009. Durante una vacanza in barca a vela in un incantevole arcipelago del Pacifico, una giovane coppia di San Francisco scompare senza lasciare tracce. 12 Aprile 2009. Un uomo riapre gli occhi, inghiottito dal fulgore di un paradiso perduto. È solo, disperso su un atollo remoto, isolato dalla civiltà e senza più alcun ricordo. Qualcosa ha travolto la sua esistenza un trauma così forte da aver spazzato via dal suo cervello parole e pensieri, trascinandolo sull’orlo della follia. Poi, un sogno: l’eterea visione di una donna. Non la riconosce, ma quel sorriso diventa il suo unico motivo di vita, l’unica ragione per fuggire dall’isola. Sulla spiaggia, a seguito di una mareggiata, l’uomo rinviene i resti di un libro, in cui si è salvata una misteriosa poesia che sembra parlare di lui. Così ha inizio la sua Odissea: guidato dal sogno e dal libro intraprende un viaggio attraverso tre continenti e dentro se stesso, alla ricerca della sua identità e della donna che sente di amare con tutte le sue forze. Attraversa in canoa duemila miglia di Pacifico. Vola da Okinawa al Galles con un passaporto falso. Ritrova la strada di casa, ma subito è costretto a ripartire. Un passo dopo l’altro ricostruisce il suo passato e i ricordi di una storia d’amore ipnotica e assoluta. Fino a scoprire l’ultimo segreto nascosto nell’ombra dell’amnesia, sul fragile confine tra la spiaggia della vita e l’oceano della morte.

L’autore scrive di sé:

Non è del tutto vero che questo romanzo sia il mio esordio. In realtà, ne ho già scritti molti altri, fin dall’infanzia. Storie di cui non è rimasta traccia, nate e svanite durante un gioco tra bambini, a volte durate solo un attimo, uno sfarfallio davanti ai miei occhi chiusi.
Poi è arrivato Demian a raccontarmi la sua storia. Ricordo bene quel momento: era l’11 Agosto 2008 e stavo nuotando nel mare freddo e trasparente di Kyra Panaghia, una bella spiaggia sull’isola di Karpathos. Tenevo la testa sott’acqua, ogni tanto riemergevo a guardare Chiara, sdraiata a riva, sulla sabbia arroventata dal sole greco.
Demian (anche se ancora non sapevo il suo nome) iniziò a parlarmi della morte. Della morte delle persone che amiamo. Me ne parlava attraverso un’immagine semplice e terribile: la spiaggia e il mare. Mi faceva paura. Ma non potevo fare altro che ascoltarlo. Sapeva tantissime cose che io ignoravo, e, pur ignorandole, temevo più di qualsiasi altra cosa.
Sono uscito dall’acqua e mi sono sdraiato al fianco di Chiara. E ho capito che non dovevo lasciare che questa storia evaporasse dal mio corpo, insieme alle gocce di mare salato. Questa volta, avrei dovuto scriverla. Demian, intanto, continuava a raccontare…

Note biografiche

Francesco Zingoni: Demian Sideheart  (Outsider Edizioni, 2010)
Francesco Zingoni è nato a Milano nel 1978. Ha vissuto i primi ventisette anni della sua vita a San Donato Milanese. Dal 2006 vive a Milano, nel vivace quartiere dei Navigli. Nel 2001 ha aperto una web agency, che tuttora dirige. Nel 2003 si è laureato in ingegneria informatica, specializzandosi in comunicazione digitale. Tra il 2002 e il 2004 ha partecipato allo storico portale di scrittura creativa Scrivi.com (che nel 2010 ha cessato la sua decennale attività), dove, con lo pseudonimo di –<-@toki@->–, ha pubblicato quattro raccolte di poesie (alcune delle quali poi incluse nel romanzo) che in sei anni hanno ricevuto oltre 100.000 contatti e sono state recensite positivamente da “Specchio” della Stampa. Nel 2001 ha scritto e prodotto un CD con dodici canzoni, cantate da una ragazza che qualche anno dopo, nel 2007, sarebbe diventata sua moglie. Dal 1999 è un appassionato praticante di arti marziali giapponesi (cintura nera 2° dan di karate e cintura marrone di Aikido). Un altro ingrediente della sua vita sono i viaggi: l’estate del 1999 l’ha vissuta in Etiopia, lavorando in una missione. Poi la Polinesia francese, l’America, l’Andalusia, la Grecia, le capitali nord europee… Dall’Agosto 2008 al Luglio 2010 ha scritto il suo romanzo d’esordio, Demian Sideheart.

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Booktrailer:

Francesco Zingoni: Demian Sideheart  (Outsider Edizioni, 2010)

Approfondimento a Buongiorno Regione  RAI3 in data 11 gennaio 2011

Francesco Zingoni: Demian Sideheart  (Outsider Edizioni, 2010)

Commenti della stampa:

La storia di un amore ritrovato in un mare di amnesia. Un’autoproduzione che ha raggiunto le vetrine delle migliori librerie.“
(Tg RAI3)

°

Un fenomeno editoriale, se la gioca in termini di popolarità con i bestsellers del momento.
(Leiweb.it)

°
Un folle girovagare per i continenti del mondo e del cuore, alla ricerca dell’amore perduto. Un romanzo dal forte impatto emotivo, riccamente documentato, capace di tenere aggrappato il lettore fino allo spiazzante finale.“
(Il Cittadino)

°
Coinvolgente e misterioso, si legge d’un fiato fino a un finale incredibile. Leggere per credere!“
(dal Blog: Il Piacere di Leggere)

°
QUI articolo del 9 febbraio 2011 uscito sull’ Eco di Milano a cura di Sabina Dall’ Aglio

°

Una scrittura capace di sostanza ai quattro punti cardinali, dietro la quale c’è passione, viaggi di sola andata e uno studio notevole del lato oscuro della parola, cioè quel lato che è chiaroveggenza e che  intrinsecamente, parla dalle righe e non solo tra le righe.”
(Paola Lovisolo, Viadellebelledonne)

 

Calendario presentazioni

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Francesco Zingoni: Demian Sideheart  (Outsider Edizioni, 2010)
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Contatti:

Francesco Zingoni
Outsider Edizioni – We-Commerce di Francesco Zingoni
Viale Caldara, 6 20122 Milano
Tel:   349 2856 021 – 02 5397 023 – 02 5390 256 – Fax: 02 5390 583

[email protected]

www.DemianSideheart.it

 



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