Si parla di franchigia relativa, nel momento in cui non dà il risarcimento al di sotto dell’importo della franchigia relativa. Il risarcimento diventa però pieno nel caso in cui la cifra sia superiore.
Alcuni esempi aiuteranno meglio a capire le differenze tra franchigia assoluta e franchigia relativa.
Esempio franchigia assoluta:
• franchigia assoluta = 500 euro; danno = 300 euro. Non sono previsti rimborsi
• franchigia assoluta = 500 euro; danno = 1.500 euro; rimborso = 1.000 euro (1.500 -1.000)
Esempio franchigia relativa:
• franchigia relativa = 500 euro; danno = 300 euro. Non sono previsti rimborsi
• franchigia relativa = 500 euro; danno = 1.500 euro; rimborso = 1.500 euro.
In riferimento al discorso su franchigia assoluta o relativa, è poi opportuno precisare che per prassi, sempre queste franchigie sono sempre più utilizzate tra le compagnie assicurative RCA.
Infine, altra differenza tra franchigia assoluta o relativa è quella attinente al premio assicurativo che si dimostra più alto nelle polizze con franchigia relativa e più basso in quelle con franchigia assoluta.
Motivo? Nei casi di polizze a franchigia relativa, quando l’entità del danno supera la soglia della franchigia, il rimborso è a carico della compagine assicurativa con l’assicurato che non è obbligato ad alcun pagamento, mentre nei casi di polizze a franchigia assoluto, la parte di danno delle franchigia è a carico del soggetto assicurato.
