Secondo il comunicato rilasciato dal Governo Hollande, verrà abolita la sanzione che prevede la disconnessione forzata da internet, tramite una sospensione della linea, per coloro che scaricano illegalmente contenuti coperti da copyright. La sanzione verrà sostituita con una multa.
LA LEGGE CHE FECE DISCUTERE
L’Hadopi (Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’Internet) è un’istituzione francese nata per applicare la legge emanata dal 2009 dal Governo Sarkozy, contro la pirateria informatica.
La legge prevedeva tre passaggi, per questo è stata chiamata anche legge dei tre colpi. Secondo la legge, entrata in vigore nel gennaio 2010, l’utente, qualora fosse stato scoperto a scaricare illegalmente da internet contenuti coperti da copyright, avrebbe ricevuto un e-mail con un primo avvertimento. In caso di persistenza da parte dell’utente, quest’ultimo avrebbe ricevuto una raccomandata, ed infine sarebbe stato convocato davanti ad un giudice, che avrebbe deciso la sanzione e l’eventuale disconnessione della linea.
La legge fece molto discutere, soprattutto perché prevedeva che non sarebbe stato multato l’utente che scaricava illegalmente, ma il titolare dell’abbonamento.
NUMERI E CONDANNE
Quando la legge è stata emanata, si prevedeva che le persone a cui sarebbe stata staccata la linea, fossero circa 50000 l’anno. Ma ad oggi i numeri sono totalmente diversi. A distanza di più di 3 anni dall’entrata in vigore della legge, solo una persona ha ricevuto la disconnessione della linea, mentre un’altra persona ha ricevuto una sanzione.
Secondo il sito Pc Impact, l’unico utente ad aver ricevuto la pena più severa prevista dalla legge, è stato un cittadino francese, che è stato condannato a pagare una multa di 600 euro e gli è stata impedita la navigazione in internet per 15 giorni. Prima di lui, la prima condanna era stata imputata ad un falegname francese di 39 anni. L’unica colpa dell’uomo è stata quella di non avere impedito alla ex-moglie di scaricare musica da internet illegalmente. Nonostante l’ex-moglie abbia confermato di essere stata lei stessa a scaricare la musica, l’uomo è stato condannato a pagare una multa di 150 euro, in quanto era il titolare della linea.
Questi numeri, hanno portato ad avere seri dubbi sull’efficienza dell’istituzione. Fino ad oggi gli introiti delle multe pagate sono stati ridicoli mentre i costi per mantenere in piedi l’istituzione sono stati molto elevati: l’Hadopi impiega 60 persone e i costi totali, ammontano a 12 milioni di euro l’anno.
Dal canto loro, i membri dell’istituzione si difendono, dichiarando che, dopo il primo avvertimento inviato via e-mail, il 95% degli utenti rinuncia a scaricare illegalmente, e quindi la legge sta avendo gli effetti desiderati.
Proprio l’Hadopi, qualche settimana fa, ha pubblicato dei dati riguardanti un’indagine svolta dalla quale emerge che il download dei contenuti è inferiore allo streaming. L’indagine è stata svolta su 4740 persone di età superiore ai 15 anni che hanno compilato dei questionari sui loro movimenti sul web.
Dall’indagine è emerso che l’84% degli utenti, si dedica allo streaming di contenuti, mentre il 49% al download degli stessi. Il download riguarda principalmente la musica ma, secondo lo studio, molti prediligono l’ascolto tramite piattaforme come Youtube (e quindi in modo del tutto legale).
IL COMUNICATO CHE ABOLISCE LA SOSPENSIONE DELLA LINEA
Il Ministro della Cultura e della Comunicazione francese, Aurélie Filippetti, ha dichiarato con un comunicato ufficiale, di voler abolire la sospensione della linea. Secondo il Ministro bisogna punire coloro che traggono profitto dalla pirateria, e non gli utenti. Inoltre, la sanzione risulta inadatta in relazione al mondo in cui viviamo, in quanto il taglio alla connessione viola il diritto dei cittadini francesi all’informazione e alla comunicazione tramite internet.
Il Ministro inoltre, ribadisce che il nuovo Governo punta ad un orientamento diverso per quanto riguarda la lotta contro la pirateria. La sanzione della sospensione della linea sarà sostituita da una multa che verrà decisa da un giudice, con un ammontare che partirà da un minimo di 60 euro.