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Francia: successo del nucleare grazie alla trasparenza della comunicazione

Creato il 23 febbraio 2011 da Pdigirolamo

Francia: successo del nucleare grazie alla trasparenza della comunicazioneGrandi manovre in atto per il rinascimento nucleare mondiale. A fare da capofila è la Francia, con le sue 19 centrali elettronucleari per un numero di 58 reattori operativi, che ogni anno generano circa l’80% dell’energia elettrica totale prodotta nel Paese. E’ di lunedì, infatti, la notizia dell’accordo tra i francesi e la Cina, che svilupperanno insieme un reattore di terza generazione di media potenza, da circa 1.000 Megawatt, nell’ambito di una partnership globale “che riguarderà l’insieme di attività nucleari civili”. La Francia è la nazione al mondo con la più alta percentuale di produzione elettronucleare ed è proprio la sua esperienza nel settore che la rende il paese da cui prendere esempio. Il suo successo è dovuto soprattutto alla corretta comunicazione che è stata instaurata tra i cittadini francesi, le aziende e tutta la filiera nucleare. Come si legge in questo articolo di Nuclearnews nell’applicazione dei progetti sugli impianti nucleari, la prima regola è stata “la massima trasparenza tra il pubblico” e gli altri attori in campo. Bisogna premettere che in Francia esiste una legge del 2002 che stabilisce “l’obbligo di tenere un dibattito pubblico per tutte le grandi opere”, cioè per ogni progetto che comporta un forte impatto sociale, economico e ambientale come ad esempio le ferrovie ad alta velocità o appunto le centrali nucleari. Come ha spiegato un responsabile della comunicazione per la divisione Energia nucleare di Edf, “l’obiettivo del dibattito non è convincere la gente né arrivare a una votazione: è una comunicazione bilaterale per spiegare il progetto, ascoltare le domande del pubblico e rispondere”. Perciò le discussioni pubbliche si basano soprattutto su dati e cifre, per fornire informazioni a chi vuole approfondire il tema in modo obiettivo, senza trasformare il dibattito in uno scontro ideologico. Probabilmente è proprio grazie a questa trasparenza e puntualità nella comunicazione che in Francia difficilmente si incontrano resistenze a livello territoriale anzi spesso vi sono delle vere e proprie “gare” tra paesi per aggiudicarsi la vicinanza di una centrale nucleare. I locali sono informati sulle questioni che riguardano la sicurezza della centrale e la salute di chi abita nelle vicinanze, ma sono anche consapevoli dei ritorni economici e dei benefici che può portare, a livello di occupazione e sviluppo un impianto elettronucleare. Tutte le associazioni, gli enti e le persone interessante (anche contrarie al nucleare) sono invitate a partecipare al dibattito. Ad esempio, su questo sito web , si possono leggere tutti i documenti, visionare i filmati delle riunioni pubbliche e le presentazioni del progetto delle case costruttrici, per quanto riguarda la costruzione del nuovo reattore Edf a Penly 3. Alla fine del dibattito la società decide se proseguire il progetto, sulla base di tutti gli elementi emersi. L’Italia, ferma al suo “medioevo infrastrutturale”, ne ha da imparare.



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