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Francis Thompson e l'Italia

Creato il 23 febbraio 2015 da Alessandro Mana
Francis Thompson e l'Italia

Francis Thompson e l'Italia

Oggi su Redjack appare un'altro Guest Post. L'amico Richard Patterson, autore di "Francis Thompson & the Ripper Paradox", offre un post su Francis Thompson ed i suoi legami diretti ed indiretti con l'Italia. Introduce poi le origini dei suoi sospetti sul poeta inglese come possibile Jack lo Squartatore.

Sicuramente parlerò ancora di Thompson in futuro poichè il lavoro di ricerca di Richard è veramente interessante ed ha spunti di riflessione non convenzionali.

Vi auguro pertanto una buona lettura e lascio la parola a Richard.


Sono molto felice di essere stato invitato da Alessandro per dare il mio parere su Francis Thompson per il suo blog Redjack. Jack lo Squartatore è un fenomeno internazionale e che è di interesse per gli australiani, dove vivo, per gli italiani, per gli inglese e altre nazioni.

L'Italia ha molte connessioni con Thompson. Ad esempio, la moglie del suo editore, Alice Meynell amava molto l'Italia. Da bambina con la sua famiglia ha trascorso l'estate nella loro villa di Genova. Fu qui che un amico di famiglia, lo scrittore Charles Dickens fece spesso visita. Alice ricorda con affetto come lei e sua sorella banchettassero con le pesche troppo mature provenienti dai frutteti vicino casa. Un altro amico di famiglia dei Meynell, che visse e morì in Italia fu lo scrittore Robert Browning. Il 17 ottobre 1889, mentre si trovava ad Asolo, Browning scrisse ai Meynell elogiando le poesie di Thompson:

"Caro Dr Meynell - non so davvero come scusarmi con voi, o spiegare a me stesso, come ci sia stato tanto ritardo nel fare ciò che d'impulso avrei fatto subito, appena lette le carte interessantissime scritte riguardo a Mr Thompson e così cortesemente da voi portate alla mia attenzione. Sia i Versi che la Prosa sono davvero notevoli - anche senza i dettagli relativi all'autore, per i quali sono in debito con la vostra generosità... Vi prego di presentare i miei rispetti alla Signora Meynell per il suo ricordo di me che sto, come lei desidera, approfittando della quiete e della bellezza di questo luogo - dal quale tuttavia dovrò partire presto alla volta di Venezia, lungo il tragitto per tornare a casa."


Browning muore a Venezia due mesi più tardi. Francis Thompson in seguito scrisse sull'aiuto di Browning:

"Browning si chinò e raccolse un'anima intatta che giaceva in una pozza di lacrime in cui arruginiva...Come se qualcuno agitando uno straccio rancido in un vicolo di Londra avesse incrociato lo sguardo di un cobra che scintillava sotto alle lampade a gas."


Anche il poeta , è stato fortemente influenzato da Thompson e coinvolto con i Meynell ed i loro associati. Pound si è allineato con i fascisti italiani, durante la Seconda Guerra Mondiale. SI recò in Italia dove ha preso un ruolo di primo piano di in una serie di programmi in lingua inglese trasmessa in America dalla radio a onde corte diBenito Mussolini a Roma. Pound sarebbe poi stato giudicato dagli alleati come un traditore. Scampò l'esecuzione perché venne dichiarato pazzo.

La breve storia di omicidi di Francis Thompson, che era fluente in italiano, è stato ambientata in Italia. Questa storia riguarda un poeta che accoltella a morte una donna, in un patto con il diavolo. E' mia convinzione che Francis Thompson fosse Jack lo Squartatore e che questa storia fosse il suo modo di confessare gli omicidi. Qui riporto la sezione di questa "storia" che è stata intitolata, "The End Crowning Work":

"Se la confessione davvero porta alla pace, io che sono privo di ogni altra confessione, posso ancora trovare sollievo nel confessare a queste pagine. Con la piaga della memoria inesorabile, aprirò le mie cicatrici. Coi tagli dell'analisi spietata, farò un'autopsia per esaminare il mio crimine. [scrisse come l'aveva uccisa] In quel momento, con una voce mortale l'ora-complice diede il suo sinistro comando. Giuro che non menai il primo colpo. Una violenza mi prese la mano e spinse giù il pugnale. Intanto lei piangeva; e io, frenetico, temendo la scoperta, temendo soprattutto il suo risveglio,- io colpii ancora e ancora... Conosco voi e me stesso. Ho ciò che ho. Lavoro per il presente. Ora, sollievo innominabile! Il vendicativo segugio del mio peccato ha infine deviato dalla pista; ho avuto un anno di tregua,'.. Quale crimine si può seppellire con tanta astuzia, che non si dibatterà nella tomba, e smuoverà la terra livellata che lo ricopre... Io non mi pento, è cosa da deboli incoerenti..."


Naturalmente non è solo per i suoi scritti che per me lui è lo Squartatore. E' perché aveva una formazione come chirurgo, e probabilmente visse a Providence Row, Whitechapel, al centro del terreno della strage dello Squartatore. Possedeva anche un bisturi ed era appena stato rifiutato da una prostituta. Questa era la stessa categoria di donne che venne presa di mira dallo Squartatore.

Apprezzo l'opportunità di aggiungere un pò di più su Thompson al bel blog di Alessandro ed alla sintesi, molto ben presentata, che ha dato del mio sospetto. I suoi lettori sono i benvenuti ad unirsi al mio gruppo Facebook per il mio libro, "Francis Thompson & the Ripper Paradox" e, naturalmente, a leggere il mio libro.

Grazie
Richard A. Patterson


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