Franco Libri: storia di ordinaria ingiustizia

Creato il 28 settembre 2014 da Marcodallavalle


Francesco Teardo è chiamato anche Franco Libri. Perché? Nella sua Venezia espone da dieci anni, due volte la settimana, su un muretto a San Basilio, libri recuperati dalle soffitte in cambio di altri libri o di una libera offerta. Ma attenzione: non stiamo parlando di una persona qualsiasi che fa il mercatino come fosse un bambino. Si tratta di un appassionato di letteratura che in passato ha messo in piedi una vera e propria biblioteca al carcere femminile della Giudecca e ha organizzato eventi culturali di vario genere. È facile intuire la passione con cui quest'uomo si dedica alla diffusione dei libri. Eppure è capitato proprio a lui di essere multato perché questa sua attività veniva svolta senza licenza, con un'ammenda di circa cinquemila euro. Stupiti? Perché mai? Da quando in Italia si favorisce la diffusione della cultura? In questi giorni si legge ovunque dell'ennesimo studio sulla diminuzione dei lettori. Che senso ha continuare a parlarne se poi accadono cose come queste? Franco Libri dovrebbe almeno avere una corsia preferenziale per diffondere le sue iniziative, permessi particolari per svolgere la propria attività se non addirittura ricevere un seppur minimo compenso per l'impegno e il tempo speso. Le istituzioni dovrebbero andare alla ricerca di personaggi simili e chiedere il loro aiuto per invogliare le persone a entrare nel magico mondo della lettura. E invece le istituzioni cercano personaggi come questi per mortificarli e punirli. Che dire? Welcome to Italy

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