Franco Melissano “a ccore pertu”

Franco Melissano “a ccore pertu”

14 luglio 2015 di Vincenzo D'Aurelio

La poesia di Franco Melissano è concentrata sul tempo della giovinezza, quella che lui, come capitano di una nave che viaggia nelle acque della vita, ama far veleggiare poco lontano dalla costa laddove può ancora scorgere il paesaggio dei suoi luoghi cari e la folla di uomini alla cui natura, non raramente, punta il dito e affila le parole.

Il suo canto è un continuo richiamo al tempo che fu ma non come rimpianto bensì come conseguenza dell’incessante fluire dei giorni verso mete sperate, sognate, realizzate. Nella poesia Melissano volge lo sguardo indietro, agli anni romani e alle passeggiate nella sua Corigliano, guarda con arguzia ogni spigolo della sua città per sbirciare nel suo glorioso passato, guarda alla vita attraverso l’occhio dell’esperienza e la filtra con la rettitudine dei principi.

C’è forse qualcosa di divino tra i suoi versi ma è difficile da scovare; forse il canto della bellezza rimanda a un panteismo primitivo laddove nel bello e nel sublime vi è la più sincera manifestazione di dio. Il suo poetare in dialetto dona a questa lingua vitalità che non è solo poetica ma ricchezza di lessico. Il suo modo di intendere il dialetto come lingua viva ricorda il magliese Nicola De Donno e, come lui, in questa lingua semina termini dalla radice giovane ma dal gusto antico.

Franco Melissano è un poeta dialettale dal retrogusto classicheggiante, con sfumature che sanno di buon rosso; la sua poesia ha la robustezza di un canto semplice e genuino come a dire: parole “a ccore pertu” (1).

Sono state pubblicate su culturasalentina.it le seguenti poesie di Franco Melissano:

A rripa de mare; Fimmene; Li Martiri su’ SSanti; Papa Frangiscu; Santu Larenzu; Ninnananna 

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(1) F. Melissano, A ccore pertu (2012-2013), Poesie, Ed. Del Grifo, Lecce 2013