Trama: Jon vorrebbe fare il musicista e sfuggire alla grigia vita di provincia. L'occasione si presenta quando gli impronunciabili Soronprfbs cercano un tastierista per un concerto e per incidere l'album ma la vita con gli strani elementi che compongono il gruppo non sarà facile...
Frank è un film molto tenero, che spiazza lo spettatore in più di un'occasione, non tanto per la storia, di per sé assai semplice, quanto per i personaggi rappresentati. In realtà, pur chiamandosi Frank, fin dall'inizio la pellicola si concentra sul giovane Jon e sui suoi tentativi frustrati di trovare un posto all'interno della scena musicale irlandese prima e mondiale poi, cosa che fa di lui l'osservatore attraverso il cui punto di vista vengono presentati i personaggi e raccontata tutta la storia di Frank e dei Soronprfbs. Che sono dei bei scoppiati, bisogna dirlo. Dei casi umani senza speranza che accolgono quasi di malavoglia il "normale" Jon e che nella musica non cercano successo ma semplicemente un modo per fare arte, per esprimersi, probabilmente per sfogare una natura che li porterebbe dritti in prigione o al manicomio, alcuni anche al suicidio. Jon invece vuole emergere, vuole diventare famoso e per questo racconta ogni dettaglio della sua esperienza condividendolo sui social; è palese che Jon sia un musicista mediocre, non perché gli manca la tecnica ma perché gli manca quella personalità che gli consentirebbe di trovare ispirazione anche nelle cose più semplici e banali, gli manca l'innocenza di voler fare musica senza secondi fini, senza dover essere per forza fico. In confronto a Jon, spesso irritante nella sua ragionevolezza da manager/bimbominkia, Frank e gli odiosi Soronprfbs risultano umani e gradevoli, anche con i loro antipatici modi di fare e i loro atteggiamenti sociopatici, perché questi assurdi outsider amano la musica e soprattutto si amano l'un con l'altro e si sostengono come se fosse la cosa più naturale del mondo, condividendo le poche gioie e i molti dolori della loro vita scapestrata.
Tenero e spiazzante questo Frank, come ho detto all'inizio. Però manca qualcosa, qualcosa che riesca a tirare fuori la storia dal binario conosciuto del percorso di formazione del protagonista (successo - crollo - redenzione) e dell'happy ending canonico a tutti i costi. Quel qualcosa che, se Frank fosse stato messo in mano a gente come Kaufman, Gondry, Jonze o Anderson, veri esperti nell'arte di tratteggiare le idiosincrasie umane e le esistenze di gente troppo assurda per vivere, l'avrebbe probabilmente elevato a capolavoro assoluto. Manca in definitiva il gusto per l'assurdo, che in Frank si riduce alla mera forma, all'apparenza che nasconde invece un'anima semplice e abbastanza convenzionale, un po' come la maschera di cartapesta indossata dal protagonista. Peccato perché gli attori sono tutti bravissimi, il blasonato e mascherato Fassbender, pur avendo una voce bella quanto il suo vero aspetto (ecco, magari sarebbe guardare il film in lingua originale...), non ruba la scena ai co-protagonisti, così che tutti gli interpreti riescono ad ottenere il proprio giusto e meritato spazio mentre le canzoni sono molto particolari e ricordano (a me che sono musicalmente ignorante, ovviamente) un po' lo stile dei Sonic Youth, con suoni isterici e dissonanti che accompagnano dei testi assurdi e quasi nonsense. Insomma, diciamo che da Frank mi aspettavo un po' di coraggio e weird in più però parliamo di una pellicola assai gradevole che mi sento assolutamente di consigliare, soprattutto per chi è in cerca di una storia in grado di mescolare con leggerezza ed equilibrio il dramma e la commedia.
Di Domhnall Gleeson (Jon Burroughs), Maggie Gyllenhaal (Clara) e Michael Fassbender (Frank) ho già parlato ai rispettivi link.
Lenny Abrahamson è il regista della pellicola. Irlandese, ha diretto film come Adam & Paul e What Richard Did. Anche sceneggiatore e produttore, ha 48 anni e un film in uscita.
Scoot McNairy (vero nome John Marcus McNairy) interpreta Don. Americano, ha partecipato a film come Cogan - Killing them Softly, Argo, 12 anni schiavo, L'amore bugiardo e a serie come Six Feet Under, How I Met your Mother, My Name is Earl, CSI - Scena del crimine e Bones. Anche produttore, ha 37 anni e tre film in uscita, tra cui Batman vs Superman: Dawn of Justice.
François Civil, che interpreta il francese Baraque, era il Papillon del diludente Necropolis - La città dei morti mentre Carla Azar, che interpreta Nana, è davvero una musicista, soprattutto batterista. Neanche a dirlo, l'assurdo personaggio di Frank è stato scritto per Johnny Depp ed è strano in effetti che l'attore non abbia partecipato al progetto, lasciando campo libero a Fassbender! Lo script originale, invece, era ambientato soprattutto in Svezia ma le location sono cambiate quando a dirigere la pellicola è stato chiamato l'irlandese Lenny Abrahamson. Detto questo, se Frank vi fosse piaciuto recuperate Essere John Malkovich. ENJOY!