Frankenstein junior

Da Nonsolopizzaecinema @audreyandgeorge

Doveva essere una semplice cena a casa del CDA. Pochi amici e due bambine allegre che giocavano. Tante chiacchiere, tanta armonia, gustando i piatti sperimentali preparati dalla nostra cara audace Audrey. In effetti è andata proprio così, a parte il fatto che, tra una chiacchiera e l’altra, non poteva mancare un riferimento al nostro amato blog… ed il caso ha voluto che l’ultimo post pubblicato in quel momento fosse proprio il mio lavoro su “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”. La serata quindi ha preso una piega tutta particolare (e non poteva andare diversamente) spostando il discorso sul tema dei film demenziali, con particolare attenzione su quello che Sabin ed io abbiamo definito “il genio allo stato puro”! Di fatto, dopo tanto parlare, non siamo riusciti a resistere: nonostante l’ora tarda abbiamo preso il DVD di Frankenstein JR ed abbiamo cominciato a scarrellare su tutte le scene più belle e divertenti.
A me capita, in alcuni casi, di rimanere affascinato quando assisto a dei capolavori talmente curati nei piccoli dettagli che non riesci nemmeno a immaginare come qualcuno possa essere riuscito a farlo. Non per nulla questo film è probabilmente il mio preferito in assoluto. Certo: di quelli che ho visto! Ma è anche vero che gli amori che nascono in gioventù sono molto duri da scalzare.
Non c’è dubbio che Mel Brooks sia il riferimento più alto per quel che riguarda il genere demenziale statunitense (proprio come i Monty Python per il britannico), ma proprio questo film e SOLO questo film raggiunge il massimo livello d’eccellenza, diventando un vero capolavoro. Non è solo la scelta del bianco e nero, l’ambientazione molto caratteristica, lo straziante tema musicale o la trama, ma è anche e soprattutto l’alta qualità delle battute, lasciate lì con leggerezza, e accompagnate da una recitazione di altissimo livello: le espressioni, i tempi, l’incalzare costante ed intrecciato di riferimenti di vario genere… e probabilmente anche il contributo che il protagonista, il fenomenale Gene Wilder, ha dato alla scrittura. In buona sostanza questo è un masterpiece, una pietra miliare, un riferimento irraggiungibile da qualsiasi altro lavoro del genere. Come sempre non dirò altro: chi l’ha già visto non ne ha bisogno; ma soprattutto chi ancora non l’ha visto non merita che io rovini la sorpresa, tentando di descrivere insufficientemente qualche scena. Al massimo posso regalarvi questo brano: il cieco e il mostro.
Il primo DVD che ho comprato nella mia vita è proprio questo… e l’ho fatto quando già avevo visto il film più di venti volte. Ancora non mi stanco di rivederlo. Tuttavia non mi ero mai accordo di chi fosse l’attore che impersona l’eremita cieco del brano qui sopra: l’ho scoperto solo leggendo un articolo! Non ci potevo credere e quindi sono subito andato a rivedere la scena; ma giuro che ho fatto fatica a riconoscerlo! E questo mi ha fatto provare un nuovo brivido sulla schiena. Favoloso! Se non lo sapete già e non l’avete ancora riconosciuto, guardate di nuovo la scena: è davvero molto famoso… quando indovinate chi è, scrivetemelo!!
Ora parliamo di cosa si dovrebbe mangiare davanti a questo film. Vista la location, suggerisco il Pollo Fritto della Transilvania:
Ingredienti: 1kg di carne di pollo; 50g di farina; 30g d’aglio; 60g di pasta di pomodoro; 5g di paprika; 100ml d’olio; 200ml di vino bianco; 150g di cipolla; 200g di pomodori; 20g di sale; 3g di timo. Preparazione: pulire la carne di pollo tagliata a pezzi, salandola leggermente. Infarinare e cuocere nell'olio bollente, insieme alla cipolla tagliata a fettine e all'aglio schiacciato. In seguito aggiungere il passato di pomodoro, il vino bianco, il timo, il pepe, la paprika e il sale. Aggiungere anche i pomodori tagliati a fettine, lasciando a cuocere per altri 20 minuti. È un piatto dal gusto delicato che si accompagna particolarmente bene con purè di patate o con riso in bianco (io preferisco sempre il Basmati)… e, soprattutto, si riesce a mangiarlo senza staccare mai gli occhi dallo schermo!! Enjoy

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