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Frankenstein’s Army (recensione)

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Ci ho girato intorno per mesi, senza decidermi a guardarlo. La trama pareva interessante, qualcuno ne aveva parlato bene. Le tematiche di orrore bellico nazista mi sono sempre piaciute. Dead Snow, per dire, lo trovo un film geniale. L’altra sera, infine, mi sono deciso a guardarlo, dimenticando un particolare…

Una locandina

Trama

Seconda Guerra Mondiale. Un plotone russo viene incaricato di entrare in territorio nemico per una missione rischiosa: recuperare alcuni compatrioti tenuti prigionieri e intercettare il dottore che dirige un misterioso laboratorio in cui sono nascosti. Al seguito del plotone, c’è un militare che registrerà tutto attraverso una macchina da presa.

Guardate che spettacolo. E dovreste vederlo in movimento.

Considerazioni

L’ultima frase della trama vi dirà subito cosa non mi è piaciuto in questo film. Io dei footage/mock o come li volete chiamare, ne ho pieni i cosiddetti. Poche settimane fa, per dire, mi sono guardato anche quello di Ti West, The Sacrament, ed è stato un dispiacere arrivare fino in fondo.

Ma qui tocchiamo davvero l’assurdo: trama non originale del tutto (per i tempi in cui viviamo, intendo) ma con qualche buono spunto, ma soprattutto le creature. Lo spreco maggiore sono loro. Inquietanti e magnifiche creature, disegnate e animate in modo tale da sembrare uscite da un incubo.

Un altro simpatico ospite del laboratorio

Sarebbe potuto essere un signor film, uno di quelli da citare a distanza di anni come solo i cult movie possono. Alla fine, purtroppo, ci troviamo una pellicola che riesce a metà, proprio per i movimenti della camera tarantolati e la sensazione che si ha a volte di stare a giocare a Castle Wolfenstein.

Piccola nota: Karl Roden è mister spoiler in questo film.


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