Sulla passerella di Frankie Morello sembra arrivare una biker che ha girato in lungo e in largo il Bel Paese con un comodo zaino di seta come bagaglio e gli abiti-cartolina come ricordo. La Torre di Pisa, il Colosseo, le gondole di Venezia e il David di Donatello diventano le stampe della collezione o le sagome di esagerati cerchietti, mentre ”Lo Stivale” si trasforma in un enorme orecchino dorato.Le t-shirt sono la versione modaiola del souvenir da bancarella e nero su bianco trionfano gli slogan che inneggiano all’italianità.
C’è anche la Roma della Dolce Vita con le gonne a ruota e i foulard, o la Costiera amalfitana degli anni ’60 con il vacanziero pantalone alla caviglia. Tra il bianco e il nero l’oro degli importanti accessori: cinture, scarpe dalle altissime zeppe, spille, orecchini, clutch a forma di macchina fotografica. Ma c’è tanto spazio per il verde acqua e il rosa.
Come di consueto Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti si divertono e divertono il pubblico, ma dietro il gioco si nasconde un punto di vista preciso: “la bellezza salverà il mondo” scriveva Dostoevkiji e questi abiti cartolina sfilando sulle note di “Ma cos’è questa crisi?” sembrano ricordarcelo.