Regia: Gerald McMorrow Anno: 2008 Titolo originale: Franklyn Voto: 6 Pagina di IMDB (6.1) Pagina di I Check Movies
E' impossibile guardare le prime scene e non pensare a V per Vendetta ed aspettarsi un thriller gotico fantascientifico. Poi un po' di confusione, con delle storie che corrono su binari paralleli, salvo sfociare in un finale che riempie tutti i vuoti sapientemente creati da Gerald McMorrow alla sua prima uscita come regista. Franklyn in realtà è un dramma psicologico che forse anche troppo arditamente si lancia nei disturbi della mente. La Città di Mezzo, distopica, fantastica, governata da forze religiose è al limite dello steampunk, ma è soltanto lo strumento immaginario per arrivare alla soluzione di un intreccio incredibile, ben congegnato e che appassiona. Non da subito però, prima siamo noi stessi a dover fare i conti con la realtà. Londra o la Città di Mezzo? Involontariamente, ma neanche tanto, ci immedesimiamo nella mente malata di David (Ryan Phillippe) credendolo un eroe, poi proviamo compassione, ma neanche tanto, per il padre e cerchiamo di capire Emilia (Eva Green) e Milio. Ma neanche tanto. Perchè i disturbi psichici che portano con sè macchiano l'armonia di una trama che già di suo non è lineare e mano a mano che proseguiamo le carte vengono scoperte. Personalmente ritengo una buona prova del novello regista, con una scenografica pulita e gotica al tempo stesso che trasuda dei mali che ci portiamo dietro. Un buon successo quindi, anche se troppo forzato ed irreale, sembra che la calamita finale attragga tutti troppo facilmente e con semplicità.