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Franny e Zooey di Jerome David Salinger

Creato il 15 settembre 2010 da Lamiatestafralenuvole

Se, come nel mio caso, vi piacciono dialoghi intelligenti e scorrevoli probabilmente Franny e Zooey fa per voi ma, vi avviso, i due fratelli non sono proprio adorabili, anzi a tratti li ho trovati persino irritanti.

Book Review

Il racconto è apparso inizialmente sul giornale  The New Yorker e successivamente  è stato pubblicato nel 1961.

La storia si compone di due parti, la prima si focalizza su  Franny Glass, la sorella più giovane, nel bel mezzo di una crisi esistenziale. Franny non ne può più di tutte queste persone che vogliono arrivare da qualche parte, distinguersi, essere interessanti.

Per carità il sentimento è condivisibile se non fosse che ad un certo punto anche Franny sembra preoccupata circa il da farsi per distinguersi dal resto degli studenti che frequentano la sua università, il che personalmente me l’ha resa un pò antipatica e pretenziosa.

La seconda parte è ambientata nell’appartamento della famiglia Glass a New York e si concentra su Zooey Glass, il fratello maggiore di Franny, ma Franny è lì rannicchiata sul divano con un piccolo libro che si intitola  The Pilgrim Continues His Way (seguito di  The Way of a Pilgrim) . Il fine di entrambi i libri è di risvegliare nell’individuo il bisogno e i benefici della preghiera.

Franny e Zooey sono i più giovani di sette  fratelli preocossimi e geniali, cresciuti facendo test accademici e per un pò protagonisti di un celebre show radiofonico.

I Glass sono più intelligenti del mondo che li circonda, o almeno pensano di esserlo, questa attitudine mi ha un pò irritata e in definitiva non mi sono sembrati autentici esseri umani ma piuttosto una sorta di falso ritratto della gioventù che Salinger utilizza per affermare il suo punto di vista.

La seconda parte del libro è una sorta di dibattito filosofico sulla religione tra Franny e Zooey.

A me le discussioni sulla religione piacciono, sicuramente nella mia famiglia c’è una certa varietà di opinioni sull’argomento, mia mamma insegna catechismo, mio fratello si è dichiarato agnostico anni fa e io sono nel mezzo, ancora incerta sul da farsi.

Per anni ho cercato di districare le mie opinioni da tutti questi sentimenti confusi consolidatisi negli anni (del resto anni di educazione è difficile scollarseli di dosso).

Una cosa l’ho capita quando si parla di Gesù non si può essere oggettivi e prima o poi tutti abbiamo fatto una affermazione come quella di Zooey  “I don’t think you understood Jesus when you were a child and I don’t think you understand him now”.

E ogni volta provo un pò di delusione soprattutto perchè forse da uno scrittore intelligente come Salinger mi sarei aspettata qualcosa di più mentre molte osservazioni mi sono sembrate  superficiali.

L’ho letto in due sere e va bene così. Mi è piaciuto? Direi  di si. Lo rileggerei? Direi di no.

Em



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