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Fratta Todina, in comune ignorano il piano regolatore come strumento urbanistico?

Creato il 19 giugno 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Dopo aver sollecitato diverse volte e invano l’Amministrazione sul tema, nell’ultimo Consiglio Comunale è stata trattata l’interrogazione, da me presentata, volta a conoscere le tempistiche di approvazione del nuovo PRG Intercomunale, lo stato di avanzamento e l’ attribuzione della responsabilità del ritardo. In quella sede l’Amministrazione Comunale, oltre a non aver assunto su di sé alcun impegno concreto, nemmeno quello di fornire un’indicazione temporale precisa sull’approvazione, ha respinto tutte le eccezioni sollevate, negando le evidenti ripercussioni in termini economici correlati a tale ritardo e negando l’effettiva esigenza di giungere all’approvazione, vista la presenza nel nostro territorio ancora di molte aree rimaste inedificate. Premettendo che tale giustificazione appare totalmente scriteriata, probabilmente si ignora l’importanza di tale strumento urbanistico. E’ con il Piano Regolatore che si individuano le aree di edificazione e di riconversione urbanistica delle strutture dismesse, che si stabiliscono le regole fondamentali per garantire una crescita urbanistica armonica nella salvaguardia del territorio, che si individuano le aree destinate a verde pubblico e la viabilità. Sarebbe stato opportuno, se non doveroso, trattare questo tema con maggiore senso di responsabilità: non possiamo ancora essere martoriati, oltre che dalla condizione di crisi generale, anche da evitabili atti di inefficienza amministrativa. Tale strumento urbanistico è fondamentale per lo sviluppo della città e non solo in relazione all’aspetto prettamente economico, ma anche perché sullo sfondo ci sono cittadini con le proprie esigenze e il mondo del lavoro con il comparto dell’edilizia che, in tempi straordinari di crisi, meriterrebbe più attenzione dai nostri amministratori. Inoltre è con il Piano Regolatore che si determinano le vocazioni del territorio: lasciarlo giacente in un cassetto non farà altro che penalizzare il nostro Paese e mortificarne la già fragile economia. Oltretutto l’adozione del PRG non può essere fatta apparire come un opzione facoltativa o una gentile concessione dell’Amministrazione: piuttosto è un preciso dovere amministrativo e un obbligo di legge. Senza considerare inoltre che, così facendo, si arreca un danno anche al vicino Comune di Monte Castello di Vibio, costretto, visto l’obbligo di adozione contemporanea per i PRG redatti in forma Intercomunale, ad attendere i tempi dei nostri amministratori. Oltre il danno ora anche la beffa.

Cinzia Moriconi-consigliere comunale Fratta Todina

 



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