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Fratture del femore: 94.000 ricoveri ogni anno

Creato il 20 maggio 2011 da Informasalus @informasalus

CATEGORIE: Medicina preventiva
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Ogni anno nel nostro Paese si registrano 94.000 ricoveri per fratture di femore nella sola popolazione over 65 anni

Ogni anno nel nostro Paese si registrano 94.000 ricoveri per fratture di femore nella sola popolazione over 65 anni e, in 8 casi su 10 (78%), si tratta di donne. Secondo gli esperti, il già elevato numero di fratture del femore è destinato ad aumentare nei prossimi anni con importanti conseguenze sulla qualità di vita, oltre che sul bilancio del Servizio Sanitario Nazionale, considerato che nella quasi totalità dei casi le pazienti sono ricoverate in ospedale e operate.
Per limitare il fenomeno sta per partire la campagna 'Stop alle fratture'. L'iniziativa, promossa dalle 5 società scientifiche che riuniscono gli specialisti delle malattie metaboliche dell'osso, offre alle pazienti la possibilità di una visita gratuita con un esperto. 
Nelle donne, circa il 64% delle fratture di femore sono avvenute in soggetti affetti da osteoporosi, divenuta una priorità sanitaria. Viene poi ancora sottovalutato il fatto che nel 70% dei casi la frattura al femore è anche il campanello d'allarme di fratture vertebrali non diagnosticate.
Come ha spiegato Salvatore Minisola, presidente Siommms, una donna over 50 corre un rischio di morire a causa delle conseguenze di una frattura di femore equivalente al cancro al seno e, addirittura, quattro volte maggiore del rischio di tumore all'endometrio. “Inoltre – ha aggiunto Minisola - va sottolineato come, con il progressivo invecchiamento della popolazione, è inevitabile che aumentino tutte le patologie croniche correlate all'età tra cui l'osteoporosi, che negli ultimi decenni è diventata una vera e propria priorità sanitaria e sociale”.
Secondo l'esperto si stima che “nei prossimi 40 anni, in assenza di interventi terapeutici mirati a tutta la popolazione a rischio, assisteremo al raddoppiarsi dell'incidenza delle fratture da fragilità ossea”.
“Per questo – conclude Minisola - riteniamo siano quanto mai necessari interventi di natura preventiva per informare correttamente sui rischi legati alla ri-frattura”.




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