Freak Antoni mi ha insegnato che essere dementi è una forma alternativa e raffinata di intelligenza e di poesia, e di questo a lui non importerebbe una benemerita sega. Dispiace però non sentirlo commentare la sua stessa morte, troverebbe il modo di farla passare per cretina, poi probabilmente vomiterebbe sopra tutti questi sensibilissimi commiati (“meno Internet, più Cabernet” scriveva), prima di andare a prendere per il culo la vita dopo la morte. Se poi ad attenderlo c’è un Dio spero che non sia permaloso, altrimenti gli fa il culo rosso. E ora il meglio del peggio del meglio di Roberto “Freak” Antoni, altrimenti detto dal Vangelo secondo il Demente.
“La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.”
“Il sesso è peccato… farlo male.”
“Toccatevi, perché l’amore è cieco.”
“Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire.
A me capita di cominciare a scavare.”
“A volte il fumo è molto meglio dell’arrosto.”
“Dio c’è ma ci odia!”
“Se uno si impegna, può stare male ovunque.”
“Fai bene a lasciarmi, anch’io fossi in me mi lascerei.”
“Nella vita è importante che gli altri ti vengano incontro, così sai da che parte spostarti.”
“Se sei muto ridi con gli occhi, se sei cieco ridi con la bocca.
Se sei muto e cieco c’è ben poco da ridere.”
“Mangiate merda: miliardi di mosche non possono avere torto!”
“Se c’è una cosa che non sopporto
è la presunzione di chi crede di essere migliore di me.”